Vertice sui migranti, Berlino prepara una trappola per l'Italia
La bozza di accordo prevede che l'Italia si impegni a impedire ai migranti di uscire dal Paese e di riprendersi quelli già passati in altri Stati Ue
VERTICE DI BRUXELLES IN SALITA
Cattive notizie per il premier Conte. Il vertice di Bruxelles di domenica parte in salita. La bozza di accordo che circola prevede per l'Italia una serie di obblighi e poche concessioni. Il vertice che si terrà nella capitale belga tra Italia, Francia, Spagna, Grecia, Malta, Germania e Olanda prevede lo stop ai 'movimenti secondari' dei migranti all'interno dell'Unione.
L'ITALIA COME UN CAMPO PROFUGHI
Si tratta, in altre parole, di una richiesta rivolta all'Italia per impedire ai migranti che sbarcano nel Paese di lasciare il territorio italiano per andare in un altro Stato Ue. In questo modo, é il problema, l'Italia si trasformerebbe in un grande centro di accoglienza visto che non sono previsti meccanismi di ricollocamento vincolanti. Senza contare poi che all'Italia viene chiesto di riprendersi i migranti fuoriusciti negli anni scorsi dall'Italia.
MERKEL CERCA DI SEDARE LA FRONDA INTERNA
Per Conte e per il ministro Salvini proposte inaccettabili. Ma per capire i motivi che hanno spinto a indire questo vertice bisogna fare un passo indietro. Merkel sta rischiando una crisi di governo visto che l'alleato bavarese ha minacciato ritorsioni nel caso in cui la cancelliera non riesca a mettere un freno all'immigrazione. Merkel ha cercato la sponda di Macron e ha ottenuto il suo appoggio in cambio di concessioni sulla riforma dell'Eurozona. Poi ha indetto un summit per cercare un accordo prima del vertice dei 28 a Bruxelles di settimana prossima. L'obiettivo: ottenere un accordo per salvare il suo governo.
L'ACCORDO: TRASFERIMENTI ACCELERATI E CONTROLLI AI CONFINI
Accordi amministrativi per accelerare la ripresa in carico e i trasferimenti di richiedenti asilo che si spostano in altri paesi; meccanismi flessibili di riammissione; controlli ai confini in particolare su autobus, treni e aeroporti; possibili sanzioni contro i migranti che escono dallo Stato membro di primo ingresso; centri di polizia congiunti contro i trafficanti. Sono questi i principali punti della parte sui movimenti secondari della prima bozza del mini-summit di domenica a Bruxelles su migrazione e asilo, che l'AGI puo' anticipare. Il documento di 4 pagine prevede che i capi di Stato e di governo dei paesi partecipanti al mini-summit concordino "di prendere varie misure pratiche per ridurre immediatamente i movimenti secondari".
I NON RESPINGIMENTI
"Di fronte alle varie sfide delle migrazioni", i leader dell'Unione Europea che parteciperanno al mini-summit di domenica su immigrazione intendono affermare il "pieno rispetto del diritto all'asilo e dei valori fondamentali sanciti dal diritto internazionale europeo, incluso il principio dei non-respingimenti". Questo e' quanto prevede la bozza del mini-summit. Nella parte dedicata alla dimensione esterna della politica migratoria, la proposta di istituire dei "meccanismi di sbarco regionali" e' contenuta tra parentesi quadre, il che significa che c'e' l'opposizione di alcuni Stati membri partecipanti al mini-summit. Sui salvataggi di migranti in mare, il documento indica la volonta' di "cooperare meglio nel gestire le operazioni di Ricerca e Soccorso nel pieno rispetto del diritto internazionale e delle responsabilita' degli Stati e di lavorare strettamente con altre istituzioni internazionali come l'Alto Commissariato sui rifugiati dell'Onu sui rifugiati e l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni [incluso attraverso al creazione di un meccanismo di sbarco regionale]".