Vino, l'Ue lavora alle nuove regole. Via le agevolazioni doganali?
Vino, presto in Europa può cambiare tutto. La Commissione Europea sta infatti da qualche tempo lavorando alla modifica del regolamento 607/2009. La Ue ha recentemente fatto dietrofront sulla proposta di liberalizzare il nome dei vitigni sulle etichette. Una innovazione che per il vino italiano sarebbe potuto diventare un danno miliardario.
Ma resta invece in piedi l'eliminazione delle agevolazioni doganali per i piccoli produttori. Un elemento che preoccupa, e non poco, molte cantine italiani. Secondo le norme europee, viene definito piccolo produttore chi produce, per almeno tre anni di fila, non più di 1.000 ettolitri di vino l’anno, equivalenti più o meno a 130.000 bottiglie. Una situazione che riguarda 45 mila cantine italiane sulle 48 mila che fanno export.
Insomma, il panorama vinicolo italiano è dominato da piccoli produttori che senza quelle agevolazioni doganali potrebbero però avere seri contraccolpi. "Considerato che oltre il 50% del vino italiano finisce sui mercati esteri, è evidente che con questa misura molte piccole aziende italiane che oggi spediscono all’estero i propri vini con procedure semplificate e in deroga potrebbero presto sottostare alle medesime regole e agli stessi oneri burocratici di aziende da milioni di bottiglie", ha spiegato al Sole 24 Ore il responsabile vino della Coldiretti, Domenico Bosco.
Produttori e associazioni di categoria promettono battaglia. E l'occasione buona per far sentire la propria voce potrebbe essere il Vinitaly, la classica fiera del vino di Verona che apre i battenti il prossimo 10 aprile.