WiFi4Europe, dall'Ue 120 mln per connettere le aree rurali
Il Parlamento Ue ha approvato WiFi4Eu, progetto per fornire connessioni internet gratuite nelle zone non coperte. Giuffrida: un'opportunità per le aree rurali
La maggior parte delle persone, sopratutto se giovani, si sentirebbe male al solo pensiero di non avere la connessione internet. Ormai navighiamo da smartphone, tablet e pc per lavoro, ma anche per cercare la recensione di un ristorante, l'orario di un treno o controllare cosa fanno gli amici. Insomma, internet é diventato parte delle nostre vite e ha messo in moto una economia da miliardi di euro.
Una economia digitale da cui però milioni di europei sono tagliati fuori. Già, perché se nelle grandi città il segnale degli operatori di telecomunicazione é forte, nelle zone rurali o scarsamente popolate spesso é assente o talmente debole da risultare inutile. "Ecco perché come europarlamento abbiamo dato il nostro convinto assenso al progetto WiFi4Europe", spiega ad Affaritaliani.it Michela Giuffrida, eurodeputata del Pd e siciliana doc.
Secondo il testo approvato da Strasburgo i fondi, 120 milioni di euro per iniziare, saranno utilizzati in maniera geograficamente equilibrata in più di 6000 comunità in tutti gli Stati membri e sulla base dell’ordine di arrivo delle richieste. Finanzieranno connessioni wireless gratuite nei centri pubblici, compresi gli spazi esterni accessibili al grande pubblico (biblioteche, amministrazioni pubbliche, ospedali, ecc.).
120 milioni per tutta l'Unione non sono molti, riusciranno ad avere un impatto concreto?
"Non sono tanti, ma sono un inizio importante. Più che all'entità dello stanziamento, dobbiamo guardare alla svolta culturale. Con il voto di oggi abbiamo sancito che l'accesso ad internet deve essere considerato un bene pubblico, al pari dell'acqua o dell'elettricità. Ora sarà compito delle nostre amministrazioni locali cogliere questa opportunità".
Perché l'accesso al web é così importante?
"Perché é fondamentale per la crescita economica. In una regione, come la Sicilia, in cui lo sviluppo economico passa in grande parte dall'agroalimentare, avere un accesso veloce e sicuro ad internet nelle zone rurali accelera la crescita, facilitando ad esempio le vendite e le procedure amministrative. Oggi in molte zone rurali i produttori non riescono neppure a inviare una fattura via mail".
Non devono essere i gestori privati a provvedere alla copertura?
"Il ruolo delle compagnie private é fondamentale, ma in alcune aree a bassa densità portare la copertura non é economico. In questi casi é giusto che sia lo Stato e l'Unione europea a promuovere la digitalizzazione del territorio".