Sarà Matteo Salvini ad annacquare il suo programma e indebolire le sue rigidità e il suo radicalismo "populista" e "lepeniano"? O sarà Silvio Berlusconi a irrigidire la sua flessibilità e irrobustire il suo lasco rigore politico-programmatico troppo concavo e convesso?
O nessuno dei due mollerà e allora non si farà l'alleanza di centrodestra ritenuta vincente dai rinfrancati sondaggi, con Berlusconi che andrà verso il centro incrociando Renzi e Salvini verso destra incrociando la Meloni, Casa Pound e un pezzo di Grillo? Si gioca su questo dilemma il futuro del centrodestra (e dunque del centrosinistra) e dell'Italia.