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Affari di Genio
Come ricordare tutto facilmente (comprese le cose che non ricordi…)

Il cervello umano è molto più efficiente nel ricordare il vago significato di una scena, rispetto ai suoi precisi dettagli. Come a dire che il nostro cervello dimentica la maggior parte dei dettagli di ciò che processa. Quest’esperienza così comune a tutti, oggi è anche confermata da un paio di studi presentati a novembre al meeting annuale della Society for Neuroscience, a San Diego.

Eppure, magari è capitato anche a te, a volte incontri un collega, un amico o un parente che sembra invece ricordare qualunque cosa. 

Magari è andato a vedere un film un anno fa e ancora è capace di raccontarti ogni fotogramma, titoli di coda compresi… 

Col che non ci sarebbe niente di male, se non fosse che a differenza sua tu non solo a fatica ricordi il titolo dell’ultimo film che hai visto al cinema, ma per quanto ti sforzi di ricordare quello che hai da fare, attaccando post-it ovunque, hai la sensazione di non riuscire mai a stare dietro alla quantità di dati che devi gestire ogni giorno. 

In effetti è fuori dubbio: nel modo super veloce e iperconnesso in cui viviamo, siamo letteralmente sommersi da informazioni ovunque, al punto che a volte sembra quasi di annegare. 

Ora però ti chiedo: se stessi annegando letteralmente e avessi un salvagente a un paio di metri da te, ti impegneresti a raggiungerlo? 

Certo che sì, ovvio. 

Eppure, per quanto riguarda l’apprendimento e la memoria, molte persone rinunciano a soluzioni semplici ma efficaci solo perché sono convinte che per loro non funzioni. 

Per esempio: facciamo un test. Se ti dico la parola “libro”, a che cosa hai pensato? 

Alle singole lettere L-I-B-R-O o a un’immagine?

Sicuramente ad un’immagine, certo. 

Quanto tempo ci hai messo?

Una frazione di secondo, suppongo. 

Non sono un indovino ma le risposte sono semplici per me che conosco il linguaggio del cervello umano e lo uso per aiutare i nostri studenti ad accelerare il processo di apprendimento di quello che studiano, consolidandone la memoria a lungo termine. 

Il cervello ricorda più facilmente se parli la sua "lingua"

Pochi sanno che il nostro cervello pensa in italiano ma in realtà ha una “lingua” sua, un modo suo proprio di codificare le informazioni. Se non impari la “lingua” di apprendimento del tuo cervello, facendogli avere le informazioni che gli servono nel modo in cui lui è in grado di comprenderle e processarle, per forza di cose ti ritrovi in difficoltà. 

Il modo in cui il cervello processa informazioni è RADIANTE, non lineare come ci insegnano a scuola. Il tuo cervello ragiona creando una rete di associazioni, un po’ come i raggi del sole o i petali di un fiore. 

Ecco perché, come dice Tony Buzan nel suo libro “Le leggi delle mappe mentali”, le mappe mentali rappresentano il modo più semplice per inserire informazioni nel cervello, oltre che per estrarle, e sembrano connettersi a una parte integrale della nostra natura di esseri umani [...] Uno studio condotto nel 2002 da Paul Farrand, Farzana Hussain e Enid Hennessy dimostrava che le mappe mentali migliorano del 10 per cento la memoria a lungo termine per le informazioni fattuali.”

Tornando quindi alle difficoltà che incontriamo ogni giorno immersi nella marea di informazioni che dobbiamo elaborare ogni giorno, eccoti il salvagente che non ti aspettavi di trovare: le mappe mentali. 

Più le informazioni da ricordare sono strutturate come le processa il cervello, più è facile memorizzarle. Un elenco di cifre, una circolare, una procedura aziendale, per quanto siano organizzate in paragrafi e punti principali, non sono disposte come le apprende il cervello, nella “lingua” del cervello. 

Probabilmente ne hai già sentito parlare e, magari, anche tu sei di quelli che pensano “per me non funziona”. Dalla mia esperienza ti posso assicurare che questa strategia funziona con tutti. Il problema può essere quello di imparare ad utilizzarla al meglio. Se non hai chi ti segue e ti aiuta a superare gli ostacoli della normale curva di apprendimento, potresti finire per credere - erroneamente - che con te non vada bene, quando invece hai solo bisogno di qualcuno che ti aiuti a personalizzare questo strumento fino a farlo calzare al meglio sulle tue caratteristiche, come facciamo durante il nostro Corso Genio in 21 Giorni. 

Prima di salutarci voglio però lasciarti con una piccola “sfida” che ti permetterà di cominciare ad allenare il tuo pensiero radiante. Se avrai la pazienza di fare questo piccolo esercizio per 5 giorni vedrai stupefacenti cambiamenti nel tuo modo di pensare e di ricordare. 

SFIDA:

Per 5 giorni scegli una parola a caso e scrivi le prime 10 associazioni che ti vengono in mente senza pensarci.

Cronometra quanti SECONDI ci metti.

A lunedì!

Massimo De Donno 
Ideatore del Metodo Genio in 21 Giorni

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