Da esperto di apprendimento... a maratoneta? Ecco il perchè
Ciao e ben trovato! Oggi ti scrivo da una location straordinaria e soprattutto dopo un evento straordinario: ieri ho corso la maratona di Chicago (dove sono tutt’ora), una delle sei più importanti del mondo (insieme a New York, Londra, Berlino – fatte! – Boston e Tokio – da fare). Ti chiederai cosa mi spinga a vivere questa impresa, tra i mille impegni di lavoro, famiglia, formazione ecc. La coerenza, mi viene da risponderti. Mi spiego meglio: ormai mi conosci da un po’ e sai che la cosa che mi sta più a cuore è far riscoprire, diffondere, aumentare il più possibile – nei giovani, come negli adulti, nei professionisti, come nei “dilettanti” – il piacere di imparare come massimo strumento di evoluzione per gli esseri umani.
Ieri mi sono proprio reso conto di ciò che ti dicevo nel titolo: quando sei maestro, torna allievo. Cosa intendo? Con la mia attività, metto a disposizione delle persone tutti gli strumenti più all’avanguardia perché diventino degli esperti dell’apprendimento, non solo scolastico o professionale, ma a 360°: degli studenti “autoregolati”, in altre parole, che sappiano monitorare, controllare e regolare il loro impegno sia durante la preparazione alla prova di studio/lavoro (ad esempio, una verifica, un esame, uno speech particolarmente importante) sia nel momento della performance effettiva per raggiungere l’obiettivo che si sono prefissati.
Prima che questo avvenga, e soprattutto prima che “tagliare il traguardo” sia a tutti gli effetti un’abitudine, sperimentiamo diversi fallimenti: è normale, ma molti si scoraggiano e si fermano, nell’apprendimento così come nello sport.
Per questo te ne parlo: il fallimento brucia ma se decidi che le energie, il tempo, l’attenzione che hai dedicato a quel progetto che non ti ha dato i risultati sperati non devono andare sprecati – si tratta pur sempre della tua vita – puoi scegliere di vedere quell’evento come esito di una strategia che per te non ha funzionato e sperimentarne una più adatta a te.
E ti succede una cosa strana: improvvisamente quasi “ti piace” provare nuove strategie (quello che prima chiamavi “fallire ripetutamente”), poiché adesso l’importante non è più riuscire al primo tentativo, ma conoscerti ogni volta un po’ di più e usare quello che hai appreso per anticipare o risolvere i problemi che via via ti si presenteranno.
Inoltre, ora che sei maestro dell’arte di imparare in un determinato contesto (studio, lavoro ecc.), ti succede una cosa ancora più strana: capisci che, se ti dedichi a qualcosa che non hai mai fatto a un certo livello o in un settore di cui non sei esperto, le probabilità di sbagliare, e quindi di imparare cose di te a cui di solito non fai caso, sono più alte. E ti ritrovi una domenica di ottobre a Chicago a correre una delle maratone più importanti del mondo…
Massimo De Donno
Ideatore del Metodo Genio in 21 Giorni
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