Mandare sms o WhatsApp non è certo illegale e non richiede peraltro nessuna autorizzazione, ma cosa accade se il destinatario dichiara di non gradire i messaggi? Se poi l’atteggiamento è insistente può configurarsi il reato di stalking?
Una recente sentenza del Cosiglio di Stato si è occupata di un caso di stlaking da SMS. I Giudici, esaminando il caso di una signora che aveva portato una sua coetanea a giudizio, si sono trovati davanti a una storia di messaggi insistenti durata circa un mese. Messaggi che la signora vittima di stalking aveva esplicitamente chiarito non gradire al mittente degli stessi.
Nonostatnte il numero degli SMS non fosse di per sè elevato, si parla di 19 messaggi in un mese, i Giudici hanno deciso che il fatto che la signora avesse fatto chiaramente capire il suo non gradimento nel riceverli, l'insistenza nel mandarli comunque delineasse un reato di stalking. Il tutto ha portato i Giudici a un ammonimento al fautore degli SMS.
In conclusione sappiate che il reato di stalking può esistere anche in presenza di soli SMS e che non è tanto il numero degli stessi a causare il reato, ma le modalità con le quali vengono inviati. In definitiva il mio consiglio è quello di non insistere nel voler contattare una persona, specialmente se la stessa ha espresso chiaramente di non volere essere contattata.