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Buonasanità
Benessere e...aspettative di vita!

Dagli ultimi dati dell'Istat e dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni si evidenzia una LIEVE RIDUZIONE NELL'ASPETTATIVA DI VITA in Italia!
Tra le possibili cause sicuramente la RIDUZIONE DELLE SPESE SANITARIE con conseguente calo della spesa in prevenzione.
Il BENESSERE di un individuo va però valutato su vari fronti, considerato che le politiche di bilancio del governo hanno un impatto anche sulla salute dei cittadini.
Poiché in Italia non esiste più un sistema sanitario nazionale unico, ma ben 20 sistemi sanitari regionali, ovvie le diseguaglianze di benessere e di aspettative di vita tra Nord e Sud.
Studi scientifici consolidati evidenziano come la LONGEVITÀ dipenda da vari fattori, quali la QUALITÀ DELLO STILE DI VITA (fumo, alcol, sedentarietà) e una CORRETTA PREVENZIONE PRIMARIA che si avvale di screening periodici.
Non meno importanti tuttavia fattori più "profondi" come la VITA DI RELAZIONE e la capacità di DARE SENSO ALLA PROPRIA ESISTENZA!
Ad esempio, difficile sopravvivere in età molto avanzata al lutto per la perdita del partner, così come il rischio di deterioramento fisico aumenta significativamente in coloro che per vari motivi non riescono più a dare un senso alla vita!
Da ciò emerge che le risorse del settore sanitario e il benessere economico sono fondamentali in un'epoca in cui i costanti progressi della medicina hanno trasformato molte malattie mortali in croniche, aumentando così le probabilità di guarigione o sopravvivenza, a patto però che i cittadini siano dotati di cultura, tempo e risorse finanziarie per sottoporsi ai controlli medici necessari.
Tuttavia il corpo umano non va considerato come una macchina i cui guasti si riparino soltanto con metodiche strumentali o terapie farmacologiche, quanto piuttosto come un complesso ed affascinante insieme indissolubile di corpo e anima influenzato da scelte personali, successi o insuccessi di vita, capacità di dare un senso alla propria esistenza!
Altri dati preoccupanti sono il costante aumento in Italia di OBESITA' e l'USO DI ANTIDEPRESSIVI, condizioni queste derivanti sia da stress e situazione economico-occupazionale difficile, quanto da malattie proprie dell'anima,  indipendenti dai suddetti fattori!
Le malattie derivanti da povertà e relazionali non necessitano dunque solo di farmaci, ma di politiche economiche che riducano precarietà e impoverimento e di prevenzione basata sui corretti stili di vita!
Questi i dati ufficiali, ma nel corso della mia pratica lavorativa ho avuto modo di constatare la DIVERSA ASPETTATIVA DI VITA TRA LE VECCHIE GENERAZIONI E QUELLE ATTUALI!
Nello specifico, per mia personale osservazione i soggetti in età avanzata, in virtù delle loro patologie divenute ormai croniche e in buon compenso farmacologico e privi dello stress tipico dei giovani, sfiorano o raggiungono sempre più il secolo di vita!
Già, quello STRESS di origine sociale o da cause endogene capace di causare in soggetti ancora giovani un pericoloso crollo delle difese immunitarie che, unitamente ad altri fattori, quali predisposizioni genetiche o condizioni indigenti e dunque impossibilità a far diagnosi e terapia, è sicuramente causa di patologie che direttamente o indirettamente portano alla morte.
Effetti dello stress sono ad esempio l'obesità (con conseguente insorgenza di diabete e ipertensione arteriosa, a loro volta causa di accidenti cardiovascolari quali ictus o infarti del miocardio), la sindrome ansioso-depressiva (spesso causa di suicidi), il fumo di sigarette (generatore di tante neoplasie polmonari e non).
E come non far menzione degli agenti inquinanti ambientali a cui i giovani, per condizioni lavorative e non, sono maggiormente esposti.
Per non parlare dei "veleni" alimentari cancerogeni (estrogeni, crittogamici, diossina ed altri) tipici ormai dell'alimentazione moderna!
Dunque.....ancor giovani vite "spezzate" da fattori sociali e ambientali e stili di vita errati capaci di influenzare negativamente il benessere fisico e mentale.
Sorge dunque un paradosso perché alla fine a giovarsi dei progressi della medicina dell'era moderna sono più le vecchie generazioni, perché quelle nuove, per i suddetti motivi
spesso non raggiungono la veneranda età!

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