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Buonasanità
Defibrillatori e città cardioprotette. L'esempio di Terlizzi (Bari)

L'ARRESTO CARDIACO IMPROVVISO (SCA) è una delle cause principali di morte, colpendo in Italia oltre 60.000 individui all'anno.
Da questi drammatici dati si deduce l'importanza dell'uso tempestivo del defibrillatore.
A tal proposito, venerdì 3 febbraio nella pinacoteca di Terlizzi, in provincia di Bari, è stato presentato il progetto che ha permesso di dotare la città di una serie di defibrillatori dislocati oltre che in uffici, scuole e associazioni sportive, anche nel mercato ortofrutticolo, nel Santuario di Sovereto e nel Chiostro delle Clarisse.
Il tutto promosso dalla Associazione "Fabio Ruggiero insieme con il cuore", la Onlus creata dal padre in memoria del giovane figlio medico terlizzese scomparso prematuramente per un arresto cardiaco. 
Terlizzi diventa dunque "CITTÀ CARDIOPROTETTA", munita cioè di defibrillatori non solo all'interno delle strutture, ma anche nelle piazze e nelle vie principali. 
Oltre che nelle strutture sanitarie, i defibrillatori sono sempre più diffusi nell'ambito di società sportive, industrie, alberghi, ristoranti, centri commerciali, stabilimenti balneari, stazioni sciistiche, cinema, teatri, parchi divertimento, discoteche, strutture ricreative, scuole, università, uffici, stazioni, porti e aeroporti. 
Descrivendo l'aspetto tecnico, il DEFIBRILLATORE è uno strumento in grado di rilevare le alterazioni del ritmo cardiaco e di erogare una scarica elettrica al cuore quando necessario. 
In pratica l'erogazione di uno shock elettrico serve per annullare il battito cardiaco patologico, ristabilendo il ritmo fisiologico o sinusale. 
Solitamente un defibrillatore è composto da due elettrodi da posizionare sul torace del paziente (uno a destra e uno a sinistra del cuore) e da una parte centrale preposta all'analisi dei dati trasmessi dagli elettrodi stessi. 
Esistono quattro tipi di defibrillatore: manuale, semiautomatico esterno, automatico esterno, impiantabile o interno. 
Il piu diffuso è attualmente il DEFIBRILLATORE SEMIAUTOMATICO ESTERNO, considerato che per la semplicità d'uso può essere utilizzato anche da personale non sanitario, opportunamente addestrato. 
La guida vocale di cui è dotato assiste infatti l'operatore durante ogni fase del soccorso, stabilendo se è necessario o meno erogare uno shock elettrico al cuore, indicato in caso di arresto cardiaco o ritmo comunque defibrillabile (fibrillazione ventricolare o tachicardia ventricolare senza polso).
Tanti gli esempi di salvataggi quotidiani effettuati grazie al defibrillatore che per essere usato in maniera tempestiva deve ovviamente essere ubicato a breve distanza dal paziente che ne necessita. 
Di qualche giorno fa il fortunato caso di un anziano signore colpito da un infarto durante una passeggiata tra i banchi del mercato di Carmignano Di Brenta, in provincia di Padova. 
Tempestivi gli agenti di una pattuglia della polizia locale nel procurarsi il defibrillatore dalla scuola media vicina, adoperato poi con successo sul paziente da un professore di educazione fisica della scuola stessa.
Se si considera che per evitare danni cerebrali irreversibili il tempo massimo per intervenire in maniera efficace su un arresto cardiaco è di 10 minuti, facile dedurre come un defibrillatore usato tempestivamente (meglio entro i primi 4 minuti) possa salvare una vita. 
Ogni minuto perso equivale infatti ad una riduzione della sopravvivenza del 7-10%.
Indispensabile dunque sia la massima diffusione di questi strumenti salvavita, sia l'addestramento di personale "laico" all'uso degli stessi. 
Ben venga l'insegnamento nelle scuole della RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE CON L'USO DEL DEFIBRILLATORE (BLSD: basic life support and defibrilation), perché chiunque nell'emergenza possa essere in grado di salvare una vita ancor prima dell'arrivo dei soccorsi. 
A tal proposito, approvato dalla Camera il testo del disegno di legge per l'introduzione di primo soccorso nelle scuole come materia obbligatoria. 
Perché l'uso del defibrillatore è un INVESTIMENTO CULTURALE SULLA VITA!
E perché sin da giovane ognuno possa dire....IO SONO e dunque posso aiutare una persona in difficoltà con il mio FARE e compiere un AZIONE ETICA E SOCIALMENTE UTILE!

Tags:
defibrillatori città cardioprotette





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