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Buonasanità
"Protesi difettata, calvario iniziato al Gaetano Pini". Il caso di una donna
ESCLUSIVA/ Quattro i primari del Pini e del Galeazzi di Milano arrestati con l'accusa di corruzione, nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti. 
Dopo ampia diffusione della notizia da parte dei media, sconvolgente il racconto di quanto accaduto ad una mia paziente, la cui madre è stata operata nel 2001 al Gaetano Pini per impianto di protesi d'anca destra per coxartrosi.
Inizia da allora il calvario fisico della signora, con complicanze varie che a distanza di anni le hanno fanno rischiare l'uso perenne di una sedia a rotelle.
La signora, attualmente ultrasettantenne, nel 2001 con tanta fiducia e non senza sacrifici economici dal suo paese in provincia di Brindisi si affida alle cure del centro ortopedico d'eccellenza Gaetano Pini di Milano, dove viene sottoposta ad impianto di protesi d'anca destra.
Tuttavia, sin da subito la paziente lamenta una pessima funzionalità della protesi con dolori lancinanti e frequenti blocchi funzionali dell'arto operato, per cui sorge naturale il dubbio di un intervento chirurgico mal riuscito, cosa però mai confermata dai chirurghi del centro ortopedico in questione, i quali si limitano a liquidare la paziente definendola un soggetto ansioso!
Una RM (Risonanza Magnetica) rivela però una protesi difettata e dalle caratteristiche non idonee alla conformazione ossea della paziente!
Già in tempi non sospetti, si insinua dunque il dubbio di una partita di protesi "CHIACCHIERATA" (come da qualcuno dei medici accidentalmente vociferato), da utilizzare e smaltire comunque!
Dal 2001 la signora subisce continue dolorose lussazioni della protesi, esitate in un intervento urgente di riduzione chirurgica, preceduto tra l'altro da un'estenuante attesa di cinque ore in Pronto Soccorso tra dolori lancinanti.
Come se non bastasse, l'intervento è seguito da due mesi di immobilità assoluta a letto con un busto di acciaio e conseguenti piaghe da decubito.
Nel 2016 la paziente viene finalmente sottoposta in altra sede ospedaliera a sostituzione della vecchia protesi d'anca.
L'intervento non risolve però del tutto le complicanze irreversibili subite a causa dell'impianto della prima protesi difettata, per cui oggi la signora è un'invalida deambulante con l'ausilio permanente di una stampella.
Dunque, nonostante le eccellenze medico-chirurgiche del Sud, viaggi della speranza al Nord con costi economici esorbitanti che si traducono talora in danni fisici irreversibili spesso non risarciti, perché neppure recriminati da vittime troppo deboli anche per denunciare.
Dall'altra parte invece loro, i carnefici dai lauti e immeritati guadagni, facce troppo toste per crearsi rimorsi di ogni tipo, troppo spregiudicati per poter ammettere i loro errori, troppo spietati persino verso se stessi....arrivati inevitabilmente alla fine della corsa!
Professionisti sicuramente validi dal punto di vista tecnico, ma talmente abbagliati dal fascino del dio denaro, da essere disposti a ledere irreversibilmente e senza ritegno pazienti e reputazione propria!
 
E allora, alla fine della corsa, chiederei loro....ma ne è valsa veramente la pena?
Tags:
corruzione primari pinicorruzione primari galeazzi





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