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Buonasanità
Salento invaso da amianto delle discariche abusive.Rischi mesotelioma pleurico

AMIANTO E MESOTELIOMA PLEURICO IN SALENTO

Da una recente intervista a Giuseppe Serravezza, medico oncologo salentino da anni impegnato in prima linea nella battaglia per la salute dell'ambiente (famose la sua opposizione alla Tap di Melendugno e la sua difesa degli ulivi), emerge un altissimo numero di malati di tumore nel Salento, molto probalbilmente correlati a ben 250 discariche abusive di amianto su 30 comuni leccesi.

Nei vari centri storici tanti gli opifici abbandonati costruiti in amianto o comunque in un  materiale all'epoca considerato conveniente perché economico e resistente al calore.

Le coperture in ETERNIT (che paradossalmente significa "eternità") costituivano la norma in ogni città.

Solo nel 1992 la legge italiana ha finalmente vietato l'uso di questo materiale brevettato nel 1901.

Si pensi che anche le pastiglie dei freni delle auto erano di amianto, come le tubature di acqua potabile, le vernici e le tute dei pompieri!

Già negli anni '60 le ricerche dimostrano che la polvere di amianto generata dall'usura dei tetti o dal materiale di fondo dei selciati se inalata scatena il terribile MESOTELIOMA PLEURICO.

Tuttavia le industrie perseverano nel produrre questo pericoloso materiale per tutti gli anni '80 e

le persone esposte allora all'amianto continuano tuttora a morire in quanto le insidiosissime fibre si depositano lentamente nei polmoni, creando danni irreversibili anche a distanza di 40 anni.

Da quando è cominciata la bonifica dell'amianto tanti hanno pensato di abbandonare questo materiale nelle campagne, considerato l'elevato costo dello smaltimento ufficiale.

Basti pensare che per smaltire una lastra di amianto di poco più di un metro occorrono ben 350 euro che ovviamente non tutti possono permettersi!

Le intemperie, il vento e gli agenti atmosferici corrodono l'amianto nelle campagne, esponendo al mesotelioma pleurico, un tumore raro che colpisce più frequentemente la pleura, cioè la membrana che riveste i polmoni e la parete interna del torace.

Questa grave patologia è nota da oltre un ventennio proprio a causa delle innumerevoli vittime dell'eternit.

Il mesotelioma pleurico può essere prevenuto solo evitando l'esposizione all'amianto e può essere curato con la chirurgia soltanto se scoperto negli stadi iniziali, associando chemio e radioterapia.

Il tasso dì mortalità è tuttavia altissimo e pochi pazienti che ne sono affetti sopravvivono.

Per quanto riguarda il Salento, sempre secondo l'oncologo, lo smaltimento dell'amianto in campagna è stato favorito da una legge "balorda" che costringe a pagare cifre troppo elevate.

Dunque, come spesso accade, finora il problema non è stato adeguatamente affrontato dalla politica e dalle istituzioni.

Solo ultimamente la Regione Puglia sta finanziando i Comuni salentini per bonificare le discariche abusive di amianto, perché una semplice e apparentemente salubre passeggiata in campagna non si trasformi nella peggiore delle patologie!

Senza sottovalutare che di eternit ci si può ammalare anche all'interno delle case, delle scuole o di quegli ambienti lavorativi per anni costruiti incoscientemente in cemento amianto!

La Puglia e il suo amatissimo Salento, paradisi naturali di incommensurabile bellezza....ancora una volta violentati dalla mano distruttrice dell'uomo!

Tags:
salentoamiantodiscariche





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