Carola regina per una notte. La comandante cool che sfida gli sfigati italiani
Regina per una notte. La comandante cool che sfida gli sfigati italiani.
C’è qualcosa di inspiegabile in certi volti, come una geografia che racconta percorsi sconosciuti agli altri agli spettatori comuni ,a quelli che si lasciano vivere in un ufficio o in una fabbrica,è la storia tragica che diventa commedia di Carola,la donna più famosa del mondo che ha tenuto in scacco uno Stato e le sue Istituzioni,sbeffeggiandole e insultandole con sostegno di quattro poveracci dell’ex-Partitone.
Ha studiato gli albatros,in Inghilterra(perché mi piacciono gli animali),e ha guidato rompighiaccio(perché mi piace il ghiaccio),poi ha visitato ogni regione sconosciuta del mondo.
Avrà fatto surf nel mar glaciale artico come Bond,e attraversato il sud America come Che Guevara,un mito piuttosto sbiadito rispetto al suo,in crescita nell’Osservatorio del Marketing globale,capace di far dimenticare anche la piccola rivale svedese.
Quello che sgomenta è che la notizia è Lei,non i migranti disidratati a bordo,di cui nessuno avrà più nulla da dire tra un secondo.
E’ Lei l’icona di questo mondo sbandato,senza regole,dove quattro ricchi borghesi pensano di poterci dare lezioni di morale, e di umanità, scambiando il proprio tornaconto per un’azione umanitaria.
Fare l’eroe al sicuro è il mestiere del futuro, e questa signora potrà essere quotata in borsa per quello che riuscirà a guadagnare con questa impresa, tutta ed esclusivamente mediatica, che sembra quasi avere una regia cinematografica(e il film,vedrete che si farà),un copione,perché ribelle e fuorilegge e gli altri che annaspano cercando di dare un senso a questa tragedia epocale migratoria di cui la Comandante non farà mai parte.
Lei dovrà occuparsi d’altro,di gestire i fondi raccolti,di crearsi una flotta,allestire il baraccone multimediale che per mesi ammorberà l’aria d’ipocrisia,falso rivoluzionarismo,e tornerà in Germania con una corona d’alloro dopo aver tolto quel poco di credibilità alle istituzioni nazionali.
Gli stessi poveracci del piddi che l’hanno incontrata a bordo,sono perplessi perché dovranno pur spiegare se è lecito speronare le vedette della guardia di finanza o sconfinare in acque territoriali senza averne il permesso,e qui non c’è la “fantasia al potere”ma, l’arroganza delirante che se ne fotte di tutto e di tutti,oltre la destra e la sinistra.
Il salvataggio dei naufraghi è un’altra cosa,e molti probabilmente compiono azioni eroiche ogni giorno senza il conforto della fama e dei lussi che la notorietà planetaria comporta,ora siamo sicuri che partirà presto il tour mondiale di conferenze prezzolate per raccontare quanto incivili e cattivi siano gli italiani.
Ora dagli arresti domiciliari sembra essere arrivato il momento di stabilire se la Comandante debba essere degna delle nostre lodi o attenzioni(sono esentati Saviano e Strada che stanno sempre con gli altri per salvaguardare la loro visibilità),oppure andare incontro a qualche forma di pena, per dare senso alla civiltà del Diritto,e rispedire in mare quelli che speculano sulla morte,sulla sofferenza di quegli ultimi che non hanno mai visto e che mai frequenteranno.
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