L'Italia dichiara guerra al crimine, chi si difende resta un dilettante
"Non siamo in un film di James Bond"
di Maurizio De Caro
Non è mai stato accertato il rapporto tra capacità di difesa armata come deterrente alle intrusioni criminali nelle abitazioni o nelle aziende. Nei paesi più attrezzati, USA in testa l’armamentario delle famiglie purtroppo spesso diventa fonte di uso improprio, molto improprio anzi: stragista.Il diritto a difendersi è sancito da tutte le carte costituzionali e la Proprietà non è un furto ma sacra ovunque, ma nessuno conosce la formula magica per fiaccare la voglia operativa e fredda del Ladro di penetrare in ville, casali e castelli, per rubare o peggio, bisognerebbe realizzare la profezia di Minority Report.
Senza voler ricordare le nefandezze stile Arancia meccanica, il tema della difesa personale e delle conseguenze che questa azione,un tempo attribuita alle forze di polizia,possa determinare ha agitato fino a ieri maggioranza-opposizione e vice-opposizione di Forza Sinistra, ma ora la legge è legge. Non si tratta di trasformare le nostre villette in bunker antiatomici,con postazioni militari fisse ma di capire che la vendita,l’uso di un’arma,è argomento molto controverso, e già solo la presenza nel cassetto di una Smith & Wesson 45 come quella dell’Ispettore Callaghan può far diventare un litigio, una battuta infelice, un’incomprensione,argomento di cronaca nera.La legge è legge ma si interpreta, dunque il giusto staziona nella parte mediana del ragionamento, difendersi, certo è un diritto, difendere famiglia e cose anche,ma attenzione alla proliferazione incontrollata di vice-sceriffi, sparare non è mai argomento da trattare con leggerezza, anche per difendersi.
Ben vangano le restrizioni, se servono a rendere psicologicamente le famiglie,vessate o a rischio,maggiormente sicure, i commercianti o altre categorie prese di mira dalla delinquenza spicciola o organizzata,ma la ragione deve sempre governare ogni nostra azione anche nel momento più tragico.Ricordiamoci,e ricordiamo a nuovi pistoleri che festeggiano che non stiamo girando un film di James Bond,e che alla fine chi si difende è e resterà sempre, un dilettante rispetto a chi offende, il possesso e l’uso di un’arma non garantisce nessun tipo di successo, nella società civile avanzata, e i rischi rimangono, soprattutto per le persone per bene.
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