M5S, l'estate calda dell'ispettore Dibba
Dibba è tornato e ha fatto più danni in un giorno che i suoi in un mese. Opposizione dell’opposizione in campo per l’annientamento definitivo dei pentastellati
Il bestiario contemporaneo della politica italiana ritrova uno dei suoi protagonisti: l’ispettore Dibba
Non è facile emergere nel variegato panorama di maschere italiane che ormai caratterizzano il martoriato campo di battaglia della politica nazionale, ma c’è un tipino giusto che riesce sempre ad emergere sparando a pallettoni su chiunque per poi nascondere timidamente la manina.
Il Dibba ha un sorriso sornione, più nervoso che guascone, ma è chiaro che lui stesso non crede che le panzane, le fantasiose ipotesi di trasformazione dello Stato con cui inonda i media, possano essere scambiate per qualcosa di credibile, fuori dal Bar Sport che è la metafora del suo esausto movimento.
Eppure lo temono, lo rispettano, gli pubblicano libri, gli alleati lo minacciano e lo sbeffeggiano ma lui imperterrito, profeta del Dio Comico, pontifica anche sul futuro del pianeta,segno che nel nostro paese c’è spazio per chiunque e i nostri giovani non devono disperare di trovare un posto di lavoro, se ce l’ha fatta lui, ci può riuscire chiunque.
Ora nel già litigiosissimo governo gialloverde, maggioranza e opposizione uniti nella lotta, compare un terzo elemento: l’opposizione dell’opposizione, tanto per non farci mancare nulla e per ribadire il nostro impegno per trasformare la nobile arte della politica in una coda del movimento surrealista.
Alessandro Di Battista li ha superati tutti, gioca di rimbalzo, vuole essere più assurdo di tutti gli assurdi che ammorbano l’aria delle istituzioni, tra un "Io l’avevo detto, avevamo ragione noi, hai visto che rubavano?", e la magistratura, e la TAV e i Benetton da eliminare, in un caleidoscopio di dichiarazioni che soprattutto d’estate, sono necessarie per riempire le pagine dei giornaloni, tanto bastano poche ore per dimenticarle.
Cosa farà domani l’ispettore Dibba?
Sarà anche per lui un’estate calda piena di spericolate elucubrazioni in grado di abbassare ulteriormente la credibilità del Paesello, facile preda di poteri forti e pensieri deboli, un altro scossone non cambierà molto, e questo giamburrasca mai cresciuto avrà un quarto d’ora di celebrità, che svanirà presto:appena smontati gli ombrelloni.
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