Mentana, il duro del giornalismo che non ammette giudizi

Sono Chicco Mentana e sono un vincente, posso dire e fare tutto quello che mi pare perché ho un cv lungo un metro, e mi incazzo sempre, e con tutti perché me lo posso permettere ,perché mi piace, perché è il mio format, perché sono Chicco Mentana.

Mi inalbero con eleganza, con intelligenza, mica come Sgarbi, sono un brutto che piace e nessuno deve poter immaginare di dialogare con me alla pari, allo stesso livello, perché ho un carattere da duro di periferia, forgiato al Giambellino, quando neppure Bettino era in grado di dirmi quello che dovevo fare e quello che dovevo dire, una specie di Fred Buscaglione del giornalismo.

Ho diretto tutto, tiggì e “approfondimenti”, ho la forza per essere solo, il solo, e il piglio di chi si incazza al minimo errore dell’altro, alla minima divergenza alla mia linea editoriale, rispetto al mio verbo, e che nessuno ci provi altrimenti lo cancello dal palinsesto.

Sono Chicco Mentana, villeggio a Capalbio perché sono di sinistra (ma mi hanno rotto pure quei quattro sfigati con la pancia e Repubblica sotto il braccio), ho lavorato per Silvio ma in totale autonomia, anche perché sono un interista sfegatato.

Qualcuno dice che sono lento nella costruzione della frase, e del commento, ma io non discuto con chi non ha diretto almeno due reti televisive, e dicono che quando parlo di politica non si capisce niente, perché forse non me ne importa niente, o non ho nulla da dire, ma intanto il mio Editore mi idolatra perché quando leggo le notizie do sempre la sensazione di annoiarmi a morte, di essere Io l’unica vera notizia, vivente. Io non buco lo schermo: sono lo schermo.

Mi diverto solo quando ho uno specchio davanti, con l’unico interlocutore credibile, perché mi piace dialogare solo con persone intelligenti e di successo. Ora che comincio ad annoiarmi di tutti questi colleghi sfigati, che parlano solo per slogan e frasi fatte, voglio fare un giornale on-line, e già migliaia di disoccupati sono pronti per farsi insultare, per farsi educare all’arte della notizia, per diventare allievi, sarà una vera novità, e tutti gli altri rosicheranno per il nostro successo planetario, perché il Successo sono Io, io sono Murinho, il futuro digitale.

Io sono Chicco Mentana e non devo giustificarmi di nulla, perché rappresento esattamente quello che tutti si aspettano, ho un pubblico fedele e mansueto: telecomandato, che non ha diritto di replica e dovere di critica, sono numeri, muti ascoltatori dell’Idea digitale, loro mi guardano ma io non li vedo.

Certo sono molto meglio di tanti altri, ma gli altri non li sopporto più, mi sembrano banali e inefficaci, privi di idee geniali come le mie, non usano le botton down dei Brooks Brothers (solo Veltroni è rimasto), e non ho più tempo per educarli, per insegnare loro come si governa il paese, come si parla, come ci si comporta in società e come si fanno i bucatini cacio e pepe.

Sono Chicco Mentana e mi sono stancato di darvi tutte queste dritte per diventare grandi, continuate a seguirmi, non smettete di ammirarmi, ma non permettetevi di giudicarmi, quello è concesso solo ai miei pari, ma al momento non ce ne sono.