Rula Jebreal, lady Macbeth del renzismo, simbolo della sinistra glam e narcisa
Rula Jebreal, troppo mistica e troppo apodittica e narcisa per essere vera
E’ bella e audace nel ragionamento, molto spericolata, gioca pesante nel mettere in imbarazzo chiunque perché lei “è una donna di colore, e quindi capisce l’imbarazzo di Giorgia Meloni nel doverle parlare”. Gelo e sorrisini in studio. Gli italiani, i fascisti, perché la dittatura è tutta e solo italiana, hanno deportato milioni di ebrei, le lettere bomba di NYC, sua città d’adozione, sono frutto dell’esasperata politica razzista del governo giallo-verde.
La veemenza della futura deputata PD è senza logica, si muove scomposta e imposta ragionamenti che si avviluppano su se stessi, senza riuscire a dare un senso e senza direzione, solo la sua ansia di essere, di apparire ,un’icona televisiva, una vera donna assetata di potere.
Non è casuale che abbia compagni e mariti banchieri (Arthur Altshul) e artist-star come Julian Schnabel, e il dna giusto per ambire al piccolo e decaduto trono della sinistra. Ma c’è di peggio in questa giornalista di breve corso, qualche anno ma trionfale in tivvù, ed è subito pronta a mischiare politica estera con il pregiudizio, già dall’alto della sua cittadinanza può affermare che i problemi della Libia li ha generati il nostro paese, e non la Francia, che la gente muore nel mediterraneo per colpa di Salvini e della cattiveria di chi lo ha votato.
In effetti è una lady Macbeth che non ha bisogno di annientare gli avversari, semplicemente li ignora parlando d’altro, di se stessa e delle sue originali idee geo-politiche. Litigherebbe col Papa, cercando di spiegargli la Dottrina della Chiesa ed è contro Israele, ma non abbiamo capito perché, contro tutti perché non capiscono la profondità del suo linguaggio dodecafonico.
E’ complessivamente, un’altra inutile figurina del paesaggio in rovina della fabbrica delle mistificazioni che ha regnato senza ostacoli per lunghi anni nella nostra telecrazia. La nostra Lady non ha bisogno di nulla, le bastano tre minuti per rovesciare il senso della storia degli ultimi cento anni e addossare le colpe di massacri variegati al paese più vulnerabile del momento, come gli USA abitati da decine di milioni di xenofobi ignoranti che hanno votato il razzista-maschilista Trump. La tipologia delle sue affermazioni surreali è diversa da quella degli altri parlatori prezzolati, perché accompagnata da una veemenza sofferente, come se tutti mali del mondo poggiassero sulle sue fragili e splendide spalle.
Ed in effetti, lei non insulta come un Mughini o Sgarbi qualsiasi, lei crea le condizioni sociali, viste le frequentazioni per rendere chiunque inadeguato, e pronto a scivolare nella trappola sessista che Rula abilmente costruisce, ad ogni epifania televisiva. Sarà pure un brutto posto, famoso per Mussolini, questo paese ma mi pare che le abbia dato le opportunità per diventare una pericolosissima vestale di una purezza sociale che esiste solo nella sua testa, e non può esserci un contraddittorio per chi crede di controllare il punto più elevato che la verità possa esprimere.
Non ci piacciono le persone spocchiose, che galleggiano nel lusso figo e si permettono di guardare con sufficienza quel volgo che dovrà votarla per farla avvicinare ancora di più all’intoccabilità deistica, una dea per un’idea di sinistra che francamente ci fa orrore. Troppo mistica, e troppo apodittica e narcisa, per essere vera, per essere una di noi, quelli fatti di carne e polvere, di sangue e di dubbi, anche perché le certezze sono già tutte li, dentro la bella testa della nostra Lady Rula Jebreal.
Commenti