Giorgetti, il Dibba di Salvini. Dibba, il Gg di Di Maio
Giancarlo Giorgetti è il Di Battista di Matteo Salvini, così come Alessandro Di Battista è il Giorgetti di Di Maio. Entrambi automarginalizzatisi, tessono tutti i giorni la tela dell’opposizione interna, confezionando siluri ai rispettivi leader e destabilizzando la maggioranza di cui fanno autorevolmente parte.
Naturalmente con nonchalance, Di Battista facendo non il leader, che sarebbe impegnativo, ma più fruttuosamente l’opinion leader. In tv, sui giornali e in libreria (record con la sua ultima fatica, tre edizioni in una settimana). Giorgetti, col suo finto understatement, assiso sullo scranno alto di Palazzo Chigi da cui è più facile scrutare il mondo e lanciare segnali sicuri attraverso pochi selezionati giornalisti amici o qualche dichiarazione trasognata buttata lì come voce dal sen sfuggita.
E’ l’eterna commedia all’Italiana dei piedi in più scarpe, dei ma anche no di lotta e di governo. In attesa degli sviluppi scrutabili e intanto posizionandosi in modo vantaggioso e lucrativo con le bandiere al vento e l’orecchio a terra. Alla faccia di Salvini e Di Maio, che rischiano tutti i giorni la testa e il fondoschiena facendosi il mazzo e sporcandosi le mani per cambiare questo paese, secondo le preferenze della maggioranza degli italiani.
Questi sono i nostri valori... ma se non li condividete... ne abbiamo altri... Zelig in salsa italica... Oggi si lucra dallo status quo, pronti a scattare in pole position se parte la corsa a una qualche vaga alternativa... Naturalmente smentendo sopendo e sminuendo.
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