Manovra, quadro politico mutato. Con Salvini che ha ucciso il padre Berlusconi
Dalla manovra un quadro politico profondamente mutato. Con Salvini che ha freudianamente ucciso il padre Berlusconi
Questa manovra ci consegna un quadro politico sostanzialmente e profondamente mutato. La Lega di Matteo Salvini divorzia da Forza Italia e dalla leadership ventennale di Silvio Berlusconi cui l’aveva consegnata Umberto Bossi. Il partito nazionale di Salvini ora naviga in mare aperto e cerca la propria nuova identità e la definitiva autonomia e maturazione. Una sorta di superamento del complesso di Edipo da parte del ministro dell’Interno attraverso la freudiana uccisione del padre. Per la squadra di Arcore un futuro residuale.
Giuseppe Conte consolida il suo ruolo prezioso di sintesi e amalgama tra Lega e Cinquestelle. Luigi Di Maio si conferma uomo lucido dalla personalità coriacea e rafforza la propria leadership nel movimento e nel Paese. Minoritaria e inconcludente l’ammuina facinorosa del Pd, non pervenuta la sinistra gruppuscolare, scomparsa nel suo zigzagare altalenante la Meloni di Fratelli d’Italia.
Il governo del Cambiamento supera una prova decisiva per il suo insediamento nei gangli del potere reale, si consolida resistendo ai molti tentativi di delegittimazione, offre uno scenario di continuità e stabilità che non può che far bene al Paese, all’interno e all’estero.
Buon 2019 cari italiani. Non sarà un anno facile, come in tutti i passaggi storici, i travasi di potere, i cambi di paradigma. Ci vorrà l’impegno guardingo e positivo di tutti se si vuole voltare pagina, come nelle grandi emergenze nazionali, quando gli italiani si sono sempre mostrati intelligenti, capaci e pronti a mobilitarsi. Auguri.
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