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Isagro SpA approva il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno

Il Consiglio di Amministrazione di Isagro S.p.A. ha approvato in data odierna il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020, che sarà messo a disposizione del pubblico nei termini e con le modalità previsti dalla normativa applicabile.

Ridefinizione modello di business di Isagro

Isagro, dopo aver già comunicato in passato la propria decisione strategica di non investire più nella ricerca e sviluppo di nuove molecole di chimica organica, sta attivamente lavorando a un nuovo modello strategico che avrà un focus specifico sullo sviluppo di posizioni di mercato e prodotti/formulati relativi al “Bio-Copper” (ossia di origine biologica/naturale e rameica, quest’ultima rientrante nella chimica inorganica), anche attraverso operazioni di crescita per linee esterne. Tale ridefinizione del modello di business sarà finanziata tramite operazioni di natura straordinaria volte a fare emergere, attraverso la cessione di selezionati asset relativi alla chimica organica, componenti di valore che al presente non risultano adeguatamente espresse e sarà accompagnata dalle necessarie misure di ridefinizione organizzativa e di struttura.

L’esperienza degli ultimi anni, infatti, ha dimostrato che Isagro ha la capacità di inventare nuovi prodotti/molecole di chimica organica ad elevato potenziale di mercato ma non dispone della scala per garantire una adeguata estrazione di valore da tali invenzioni, in un contesto esterno che ha visto l’incremento dei costi/tempi per lo sviluppo di nuovi prodotti/molecole di chimica organica e una parallela forte concentrazione nella Industry degli operatori basati sul discovery di questa tipologia di principi attivi.

In tale quadro, Isagro ritiene di potere creare valore per i propri Stakeholder con maggiore efficacia concentrando il proprio sviluppo strategico nel comparto dei prodotti di origine biologica (settore in crescita e nel quale la dimensione media degli operatori è largamente inferiore a quella del comparto della chimica organica) e rameica (settore nel quale Isagro già dispone di solide posizioni di mercato, con un progetto di crescita già avviato), con la possibilità di sviluppare il portafoglio prodotti già esistente e di procedere a selezionate operazioni di acquisizione. Peraltro, specifici prodotti di chimica organica saranno mantenuti in portafoglio in una logica di integrated crop management e di cash-cow.

In coerenza con la ridefinizione del modello di business come sopra esposto:

  • il 27 dicembre 2019 è stata completata la cessione della società interamente controllata Isagro Asia al prezzo di 52,1 milioni di Euro, già al netto della withholding tax, dei quali 46,2 milioni incassati al Closing e ulteriori 3,3 milioni tra aprile e luglio 2020, mentre la differenza è stata oggetto di accantonamento;
  • nel corso del 2Q2020 il Consiglio di Amministrazione di Isagro ha approvato l’accettazione di un’offerta vincolante della società nord-americana FMC Corporation per l’acquisto del fungicida Fluindapyr al prezzo di 55 milioni di Euro (a fronte di un valore di libro per Isagro di ca. 25 milioni). A luglio 2020, inoltre, è stato firmato il relativo Asset Purchase Agreement, il cui Closing (con il contestuale pagamento del Prezzo), soggetto a talune conditions precedent, è atteso avvenire entro la fine del 3Q2020 e comunque entro l’esercizio in corso.

Ricavi pari a 68,5 milioni di Euro rispetto ai 60,1 milioni del 1H2019 (che includevano 2,5 milioni di Euro di ricavi da Accordi di M/L, assenti nel primo semestre 2020) ri-esposto, onde considerare anche per tale periodo i risultati economici di Isagro Asia Private Limited, società ceduta il 27 dicembre 2019, tra le discontinued operation;

un Margine operativo lordo (EBITDA) positivo di 7,5 milioni di Euro rispetto al valore di 3,0 milioni del 1H2019 ri-esposto (+150%);un Risultato ante imposte positivo di 1,9 milioni di Euro rispetto al valore negativo di 3,1 milioni del 1H2019 ri-esposto;

un Risultato netto delle attività in funzionamento pari a 1,0 milioni di Euro rispetto alla perdita di 3,6 milioni del 1H2019 ri-esposto;

un Risultato netto in utile per 1,0 milioni di Euro rispetto alla perdita 2,4 milioni del 1H2019 ri-esposto, che includeva per 1,2 milioni il Risultato netto positivo di Isagro Asia;

una Posizione finanziaria netta a debito al 30 giugno 2020 pari a 34,0 milioni di Euro (di cui 4,3 milioni di Euro dovuti all’applicazione del principio IFRS 16-Leases) in diminuzione di 0,4 milioni rispetto ai 34,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 e di 24,1 milioni rispetto ai 58,1 milioni di Euro al 30 giugno 2019, principalmente per effetto della cessione di Isagro Asia.

I Ricavi da Agrofarmaci e Servizi 68,5 milioni di Euro nei primi sei mesi del 2020, risultano essere in incremento di 10,9 milioni rispetto ai primi sei mesi del 2019 ri-esposto (+19%) con una crescita che ha riguardato tutte le aree geografiche e in particolare le Americhe e l’Europa, specialmente nel comparto dei prodotti a base di rame (formulazioni Airone), nonché dei formulati a base di deltametrina e dei biostimolanti. In particolare, l’incremento delle vendite dei prodotti a base di rame riflette l’effetto positivo delle nuove registrazioni ottenute a livello globale nel 2019. Tali nuove registrazioni hanno permesso il lancio di nuovi formulati rameici nonché lo scale-up di formulati lanciati nel 2019, con questo confermando la solidità dello sviluppo del business dei prodotti rameici e contribuendo a compensare, unitamente a maggiori vendite di prodotti a base di Tetraconazolo, gli effetti del phase-out di miscele di quest’ultimo con il Chlorothalonil nel primo semestre 2020.

La performance positiva dei Ricavi è in parte attribuibile (i) allo slittamento all’inizio del 2020 di ordini di fine 2019 del cliente Gowan USA, nonché (ii) all’effetto di una tendenza da parte dei clienti ad anticipare gli ordini a causa di timori di blocco della catena logistica globale di approvvigionamento per via della pandemia da Covid-19. Con riferimento a quest’ultimo tema, peraltro, si evidenzia che nell’arco dei 12 mesi 2020 gli effetti della pandemia non sono ad oggi stimati avere impatti di rilievo sul Gruppo, contrariamente a quanto ipotizzato nella fase iniziale della pandemia stessa, allorquando il quadro informativo era meno completo rispetto a quello attuale.

La variazione positiva dell’EBITDA del 1H2020 rispetto al 1H2019 ri-esposto, pari a 4,5 milioni di Euro, è riconducibile, da un lato, ai maggiori margini relativi al maggior fatturato di Agrofarmaci e Servizi e, dall’altro lato, a minori costi del lavoro e altri costi fissi, elementi che nel loro complesso hanno più che compensato i minori ricavi da Accordi di M/L e i maggiori accantonamenti del periodo.

Con riferimento ai flussi finanziari, Isagro ha generato nei primi sei mesi del 2020:

un flusso di cassa della gestione (ossia escludendo le variazioni di Capitale circolante commerciale netto, gli effetti della cessione di Isagro Asia e le variazioni negli stock di PFN legati all’IFRS 16) positivo per 3,3 milioni di Euro;

un flusso di cassa per le variazioni del Capitale circolante commerciale netto negativo per 5,8 milioni di Euro;un flusso di cassa derivante dagli incassi dall’escrow fund relativo alla cessione di Isagro Asia per 2,7 milioni di Euro,

Con riferimento ai risultati economici attesi per l’intero esercizio, Isagro si attende un livello di vendite moderatamente superiore a quello del 2019, a causa di un secondo semestre che è atteso risentire del phase-out di alcuni formulati in Europa.

Il Risultato netto atteso nel 2020 dipenderà in misura determinante da operazioni straordinarie coerenti con il processo di ridefinizione del modello di business.

Peraltro, le azioni di sviluppo commerciale e di ridefinizione organizzativa in corso, che già hanno positivamente contribuito ai risultati del primo semestre, manifesteranno un più ampio impatto nel prossimo esercizio.

Altre informazioni

In relazione ai possibili effetti della crisi sanitaria mondiale Covid-19, l’attuale incertezza sull’andamento di molteplici variabili che potrebbero avere impatti anche sul mercato degli agrofarmaci (tra cui la durata effettiva e l’intensità della fase di emergenza, gli effetti delle politiche monetarie e fiscali sul reddito spendibile e la domanda a livello globale e l’andamento dei prezzi delle commodity agricole) rende ardua l’effettuazione di stime precise. In tale quadro di incertezza e al meglio delle informazioni attualmente disponibili, Isagro indica, rispetto alle stime precedentemente diffuse, quanto segue: (i) nell’anno in corso la pandemia non appare presentare effetti di rilievo, sia a livello di risultati economici che a livello di proiezioni finanziarie (per queste ultime, con particolare riferimento alle tematiche di incassi da clienti e di finanziamenti bancari) e (ii) nel 2021, un rischio massimo fino a 3,9 milioni di Euro di minori vendite (considerando il 70% delle vendite di rame previste in Brasile, unico Paese per il quale si possono stimare oggi possibili effetti rispetto alle stime), fino a 1,0 milioni di Euro di minori margini/EBITDA/Risultato ante imposte, fino a 0,7 milioni di Euro di minor Risultato netto (corrispondente al rischio massimo di impatto sul Patrimonio Netto), fino a 3,9 milioni di minori crediti commerciali, ipotizzando i consueti 365 giorni medi di pagamento per le vendite dirette in Brasile e fino a 3,2 milioni di maggior PFN a debito. Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Ruggero Gambini, dichiara, ai sensi dell’art. 154-bis comma 2 del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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