Dai rifiuti di Roma al federalismo fiscale, torti e meriti dei cittadini
Chi risiede in un territorio è responsabile del suo ambiente, del suo decoro e della sua ricchezza
Perché a Roma, la capitale d’Italia, si ammassano periodicamente rifiuti per le strade e la raccolta differenziata è un miraggio a guardare ciò che seppellisce i cassonetti: sacchetti della spazzatura che contengono di tutto, lavatrici, piatti coi gamberoni sopra? Perché in alcune aree - bisogna dirlo, in particolare del Nord Italia - i cittadini separano (anche perché altrimenti incorrono in multe), diligentemente, con una certa fatica e con spirito di sacrificio, non solo il cosiddetto secco, l’umido, la carta, la plastica, il vetro ma persino i tappi delle bottiglie, il materiale elettrico, le pile esauste?
Il fatto che Roma sia una grande città dove arrivano molti turisti e che ciò rappresenti una difficoltà, è un alibi: perché in gran parte delle città e capitali del Nord Europa la raccolta differenziata funziona. La colpa è solo degli amministratori, dei lavoratori della nettezza urbana, dei dirigenti delle aziende che gestiscono la raccolta o è anche dei cittadini? La risposta sembrerebbe: è anche di questi ultimi (generalmente parlando).
Stesso/opposto discorso per quanto riguarda la ricchezza. Perché Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna realizzano il 40% del Pil dell’Italia? Il merito, in questo caso, non è certo solo dello Stato e di tutta la filiera, Regione e Comuni, che fanno le leggi e costruiscono scuole, strade, ospedali ecc. (anzi… direbbero i leghisti della prima ora…), in questo caso la virtù sembrerebbe anche dei lombardi, dei veneti e degli emiliano/romagnoli.
A maggior ragione anche per questo parrebbe giusto il federalismo fiscale, una delle conseguenze che indirettamente deriverebbero dall’ autonomia che le tre Regioni citate stanno negoziando con lo Stato secondo quanto prevede l’articolo 116 della Costituzione. In realtà il fatto è che il federalismo fiscale sembrerebbe giusto in quanto declinazione del federalismo: io cittadino voglio un potere che mi sia vicino, eleggo chi conosco (quasi di persona… chi fa i miei interessi) e gran parte delle mie tasse (certo la maggioranza, non la minoranza, il cosiddetto residuo fiscale) devono rimanere sul mio territorio (previa residua solidarietà nazionale).
Iscriviti alla newsletter