I blog riportano opinioni degli autori e non necessariamente notizie, in ossequio al pluralismo che caratterizza la nostra Testata.
A- A+
Lo sguardo libero
Dalla parte dei giovani di Hong Kong e Mosca che protestano per la democrazia

Non potevano che essere per lo più giovani coloro che a Hong Kong e Mosca protestano contro i regimi dittatoriali  di Xi Jinping e Vladimir Putin. E addolora vedere che gli Stati e le organizzazioni dell’Occidente democratico, dagli Usa all’Ue ai maggiori Paesi europei, dalla Germania all’Italia (ma del resto Roma ha ricevuto con tutti gli onori il leader cinese il 23 marzo e quello russo il 4 luglio) alla Francia alla Spagna, rimangano indifferenti di fronte al loro coraggio e alla loro voglia di libertà.

A migliaia stanno scendendo nelle strade di Hong Kong, regione amministrativa cinese, per opporsi alla legge sull’estradizione in Cina e centinaia di essi vengono arrestati. A Mosca oltre 600 persone hanno subito la stessa sorte perché manifestavano per l’esclusione alle prossime locali elezioni amministrative di 57 canditati per presunte irregolarità nella presentazione delle liste (vecchio trucco delle dittature).

Si rifletta su Cina e Russia. Xi Jinping ha un potere enorme: capo dello Stato, del Partito unico comunista e dell’Esercito. Per via di una riforma costituzionale potrà restare in carica a tempo indeterminato. La Cina è una dittatura comunista che pratica l’economia di mercato, un sistema sleale ed espansionistico. Un mostro che ha come obiettivo quello di alimentare la sua crescita. Internet è controllato, non c’è libertà di stampa. I bubbisti in Tibet e i musulmani uiguri dello Xinjang sono oggetto di genocidio culturale.

Vladimir Putin, ex funzionario del KGB, entra in scena nel 1999, indicato come suo successore da Boris Etsis (che di punto in bianco smantellò le compagnie di Stato creando ricchezze e disparità smisurate). Tramite dei cambiamenti costituzionali, Putin rimarrà al potere fino al 2024 (quattro volte da presidente, una da capo del Governo). Si dice che abbia un' esorbitante ricchezza personale. La stampa è legata al Cremlino o controllata dagli oligarchi. Le elezioni, come sostenuto dall’OCSE circa le ultime del 2018, sono oggetto di brogli e comunque condizionate dalla stampa. Si pensi poi alla questione delle regioni contese con l’Ucraina, all’annessione della Crimea (2014) e alla negazione dei diritti umani in Cecenia.

La Realpolitik dovrebbe essere messa da parte solo guardando la fierezza di un 20enne che fa il segno di vittoria mentre viene caricato sulla camionetta della polizia. Egli, che non teme l’arresto e protesta, oltre che per lui, per le generazioni future, ha ragione: i cinesi e i russi, prima o poi, otterranno la democrazia.

Iscriviti alla newsletter





in evidenza
Rumore sospetto a L'aria che tira Un peto? Parenzo indiziato

"Avea del cul fatto trombetta"

Rumore sospetto a L'aria che tira
Un peto? Parenzo indiziato


in vetrina
Premier League, nuova bufera su Tonali: accusato di scommesse anche in Regno Unito

Premier League, nuova bufera su Tonali: accusato di scommesse anche in Regno Unito


motori
BMW lancia la ricarica bidirezionale per la Neue Klasse 2025

BMW lancia la ricarica bidirezionale per la Neue Klasse 2025

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.