Governo del Cambiamento, un Contratto può tenere insieme due DNA opposti?
La Lega è liberale e autonomista, i 5 Stelle statalisti e centralisti. La prima tende a destra, i secondi a sinistra
L’ultimo oggetto del contendere tra Lega e 5 Stelle: lo sblocca cantieri. Matteo Salvini dà un ultimatum di 15 giorni per realizzare altre riforme. Per Luigi Di Maio chi tradisce il Contratto raggira l’Italia (e chi non ha votato le organizzazioni dei due vicepremier non rappresenta l’Italia?), Giuseppe Conte, presidente del Consiglio-garante (come un CEO con incarico di pacificare il management?) chiede una svolta.
I temi di disaccordo sono tanti, a partire da quelli che stanno a cuore alla Lega: TAV, flat tax, autonomia regionale. Come dice Silvio Berlusconi (che con tutto il rispetto sembra avere uno dei difetti più diffusi, limite paradossale per un comunicatore: dà le cose per scontate, o forse non si spiega bene e del resto in 25 anni sembra non essere riuscito a educare gli italiani al pensiero liberale) dice che l’alleanza Lega-Movimento 5 Stelle è “innaturale”. Ossia: l’approccio di entrambi i contraenti del Governo è populista, ma la Lega è liberale, autonomista e nel proprio DNA guarda a destra, mentre i 5 Stelle sono statalisti, centralisti e tendono a sinistra. D’accordo: facile dire che le due categorie – destra e sinistra - sono superate, ma poi i fatti, le decisioni, le conseguenze, il contesto sono sotto gli occhi di tutti e in qualche modo vanno analizzati e commentati.
Si dà per scontata la buona fede, che non si tratti di attaccamento al potere e che l’obiettivo sia il bene dell’Italia e degli italiani. Tuttavia il problema non è il contratto, ma gli ambiti coincidenti programmatici e di pensiero. Si può scrivere l’elenco che si vuole, ma se uno dei punti contraddice il paradigma di fondo, prima o poi la questione si presenta. Un ultra-liberista e un ultra-comunista possono fare un patto basato su due concezioni opposte, per esempio: 1 - l’abolizione della proprietà privata; 2 – la cancellazione di ogni tutela sindacale? Un agnostico e un credente possono trovare un programma comune fondato su visioni contrarie: 1 - Dio è all’origine dell’universo; 2 – dopo la morte non c’è nulla?
Più “naturale” (per citare Berlusconi), se si accoglie per buona e logica questa sorta di teoria degli insiemi sovrapponibili, che abbiano successo le Grandi coalizioni o i Governi di Larghe intese, come quanto fatto dai Cristiano-democratici (CDU) e socialdemocratici (Spd) in Germania o anche in Italia col Governo guidato da Enrico Letta. Oppure quanto potrebbe essere il neo Governo dell’Unione europea con un’ alleanza tra popolari (PPE), socialisti e democratici (S&D), liberali (Alde) e verdi.
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