I 5S scelgono online i candidati al CdA Rai, è la democrazia dei salsicciai?
Sembra bizzarro ritenere giusto che i cittadini possano decidere su tutto
Il M5S sceglie i propri candidati - Beatrice Coletti e Paolo Cellini - al Consiglio di Amministrazione della Rai tramite voto online da parte di 20.028 iscritti certificati. Quindi, a seguito della legge di riforma del 2015, Camera e Senato eleggeranno due componenti per parte, altri due saranno indicati dal Consiglio dei ministri e uno dall'Assemblea dei dipendenti della Rai.
La notizia sembra passare inosservata forse perché tocca indirettamente uno dei nodi che prima o poi verrà al pettine nell’azione del Governo 5Stelle-Lega: il giornalismo, che ha un peso notevole nell’azienda Rai. Mentre Matteo Salvini è giornalista e dovrebbe conoscere gli aspetti tecnico-legislativi della professione, in particolare i 5Stelle sembrano aver sempre avuto un atteggiamento nella fattispecie di diffidenza, forse dovuta in parte a misconoscenza… comportamento che all’epoca della loro comparsa sulla scena politica si esprimeva nel complesso dell’escluso, e che ora sembra prendere una deriva di volontà di condizionamento sui media (in parte naturale vista la soggezione al potere).
Sembra bizzarro ritenere giusto che i cittadini possano decidere online su tutto: dai vaccini alla Rai oggi, domani dalle tasse al taglio delle pensioni all’istruzione. Come se a dire l’ultima parola sulla cattedra da assegnare al professore universitario di Ingegneria, Letteratura o Medicina, fosse un salsicciao (è anche vero che il mondo accademico italiano è spesso vergognoso per favoritismi, scarsa trasparenza, persino nepotismo). Ancor più importante è la differenza tra intelligenza e intelletto, che non si può fingere che non esista, con l’intelletto che in senso strettamente culturale è legato all’istruzione e alla cultura (certo tutto è relativo). Per intenderci: una persona letteralmente analfabeta, è in grado di sindacare su un articolo giornalistico di Enzo Biagi o di Indro Montanelli? La democrazia ha il suo sale nell’ individualismo e nel merito, fatti salvi i principi di solidarietà e l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge.
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