Immigrazione, il confuso razzismo degli italiani risvegliato da Bruxelles
Gli italiani non sono razzisti se non altro perché non esiste la razza italiana
L’ultimo caso oggi a Moncalieri. L’atleta italiana Daisy Osakue, di origine nigeriana, è aggredita da un gruppo di giovani e colpita al volto. Il giorno prima, ad Aprilia, un uomo di nazionalità marocchina, sospettato di tentativo di furto, viene ucciso da due italiani. E sono almeno una decina i casi di gravi aggressioni verificatesi negli ultimi 50 giorni contro migranti o a rom ad opera di italiani. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini dice: “L’allarme razzismo è una invenzione della sinistra, gli italiani sono persone per bene, ma la loro pazienza è quasi finita. Io lavoro per riportare sicurezza e serenità nelle nostre città”. Anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, nei giorni scorsi si era dichiarato preoccupato per uno scenario da “Far West”.
La razza, parola che sostanzialmente dovrebbe essere cancellata dal vocabolario, pure esiste: un pigmeo è diverso da uno svedese. Sembra però improprio parlare di razzismo nel caso degli italiani, se non altro perché non esiste una razza italiana (errore di Benito Mussolini) perché gli italiani, per parlare volgarmente in termini razziali, sono grosso modo per quasi 2/3 di origine indoeuropea e per più di 1/3 araba (in particolare al Sud).
I fenomeni di questi giorni sembra che vadano contestualizzati in una situazione di disagio e di stress che gli italiani si sono trovati ad affrontare, dal momento che è inconcepibile che un Paese sia per così dire costretto – oltre , anzi in virtù, degli accordi firmati con l’Europa - ad accogliere centinaia di migliaia di persone che arrivano senza, soldi, casa e lavoro… situazione che ha portato a mezzo milione di clandestini stimati. Ovvio le intelligenze e gli intelletti dei singoli e della maggioranza degli italiani reagiscono per quello che sono e che possono. Si aggiunga poi l’effetto emulazione e il risultato è quello sotto gli occhi di tutti. Se si può parlare di un certo grado di razzismo degli italiani, questo sembra essere stato risvegliato dall’immigrazione incontrollata imposta dall’Unione europea. Certo, grazie anche agli infausti trattati firmati con l’Ue, a partire da quello di Dublino, ratificato dal Governo Berlusconi e col sì della Lega Nord… e comunque i successivi non sono riusciti a modificare il principio per cui il Paese dove sbarcano i migranti deve farsi carico di essi.
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