Esigue e vecchie idee quelle del Governo Lega-5 Stelle
Buon senso e buona pratica non bastano per realizzare il Cambiamento
La debolezza del Governo sostenuto dalla maggioranza Lega-5 Stelle sembra consistere, oltre che nella volontà di egemonia in particolare di Matteo Salvini, assecondata dal voto popolare alle ultime elezioni europee (oltre il 38% dei consensi), nella “innaturalezza” - per usare un’ espressione di Silvio Berlusconi – dell’alleanza giallo-verde.
Da un versante, un partito che nel dna dovrebbe avere un’ ispirazione liberale e federalista in senso lato, oggi nazionalista e Salvini-centrico. Dall’altro, guidato da Luigi Di Maio, un movimento statalista, centralista, populista, giustizialista, con delle radici politiche e ideologiche che paiono accomodate. Il Pd, capeggiato da Nicola Zingaretti, ha fatto i conti con la storia, oggi è democratico e liberale, agisce pragmaticamente, ma dovrebbe, oltre che trovare soluzioni diverse del sistema elettorale e dell’organizzazione dello Stato, aggiornarsi sotto l’aspetto del liberismo e delle autonomie, soprattutto andare definitivamente oltre il catto-comunismo.
C’è insomma confusione sotto il cielo della politica italiana e non solo. Idee esigue e vecchie. Non bastano buon senso e buona pratica del Governo, presieduto da Giuseppe Conte, per realizzare il Cambiamento. Servono idee nuove.
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