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Lo sguardo libero
Salvini “padre” di meno di due italiani su dieci
foto di Victor Venturelli

In risposta alla molto probabile procedura per debito eccessivo nei confronti dell’Italia da parte dell’Unione europea, Matteo Salvini porge il fianco a un’ autostrada di critiche dicendo: “Ho 60 milioni di figli: devo dare loro da mangiare”.

A questa metafora si può rispondere ironicamente come fa il sindaco di Milano Giuseppe Sala (“Non lo vorrei neanche come zio”) o utilizzandola  in senso opposto come Stefano Parisi (“Un padre di famiglia che si indebita e che poi si lamenta se nessuno gli fa credito non è  tale”).

Con tutto il rispetto, si possono esprimere altre opinioni. 1 – Gli italiani che hanno votato Lega alle ultime Europee sono 9,1 milioni,  neanche due su dieci. E’ vero, questa proporzione include i non aventi diritto e chi non si è recato alle urne, ma fino a prova contraria su 60,59 milioni di connazionali quelli che oggi votano Salvini sono 9,1. 2 - Gli italiani sono vaccinati e non hanno bisogno del ministro dell’Interno per mangiare. 3 - Può non piacere a tanti papà del Belpaese, che egli si arroghi il titolo di padre degli italiani. 4 - Stalin era noto come  “piccolo padre”. I padri in politica rimandano a regimi totalitari. 5 - Nessuno può violare l’ambito degli affetti e dell’onore altrui.

Intanto – per completezza – è bene ricordare la regola del debito non rispettato, che non deve superare il 60% del Pil, mentre l’Italia lo sta facendo per tre anni di fila (art. 126 del Trattato dell’Unione): 1 -  multa fino a nove miliardi; 2  - congelamento dei fondi strutturali. L’Italia ne dovrebbe ricevere 73 i fino al 2020; 3 - stop ai prestiti concessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI). A ciò si aggiungano il calo della fiducia dei mercati finanziari e l’aumento dei tassi di interesse per ripagare il debito.

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