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Lo sguardo libero
Toninelli, pugno alzato in Aula? L'educazione è data anche dalla laurea

Bufera al Senato dopo l’approvazione del decreto su Genova perché il ministro Danilo Toninelli alza il pugno. Il che parrebbe un semplice gesto d’esultanza. Gesto che non si può sapere quanto rimandi, anche, anzi soprattutto inconsciamente, alle radici di sinistra del movimento 5 Stelle. Come noto Beppe Grillo e molti importanti esponenti pentastellati, a partire dal presidente della Camera Roberto Fico,  non hanno mai nascosto le loro origini politiche comuniste e di sinistra.

(E qui andrebbe aperto un capitolo enorme. I 5 Stelle sono più di destra o di sinistra? Sembrerebbero al contempo comunisti e fascisti nel senso estremo e radicale del termine se si guarda alla loro ideologia massificante, contro il libero individuo che pensa con la sua testa e può dissentire, avere libertà di coscienza. E si veda la minaccia di espulsione contro i senatori dissidenti Gregorio De Falco  e Paola Nugnes.)

La causa dell’irritazione per il pugno di Toninelli - come detto, parrebbe una simpatica forma di esultanza, diffusissima oggi a tutti i livelli… mai prendersi troppo sul serio – sembrerebbe  essere una sua presunta e generica maleducazione. Secondo la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, si è trattato di una reazione "non molto commendevole" (con tutto il rispetto: commendevole è termine desueto, letterario, che crea lontananza dai cittadini). La capogruppo di Forza Italia, Anna Maria Bernini, ha accusato i 5 stelle: "Li abbiamo visti sbeffeggiarci. Noi non gli chiediamo di condividere quello che diciamo, ma almeno di ascoltare (Toninelli usava il cellulare mentre erano in corso le dichiarazioni di voto, ndr). Noi non accettiamo lezioni (…). Non le permetteremo più di venire in quest'aula agitando i pugni". Giustissimo: l’educazione, le buone maniere, i bei vestiti, sono funzionali al ruolo e alla semplificazione dei rapporti sociali.

Ma deve esserci sostanza dietro l’apparenza.  Anche un mafioso può comprare un bel vestito (l’importante è che non apra bocca e soprattutto che non  scriva non essendo in grado neppure di scrivere l’elenco della spesa). E l’educazione è anche istruzione. E’ vero, tutto è relativo. Ma che dire, per esempio -  e si accolga la provocazione -  del fatto che il Parlamento sia pieno di persone che non hanno nemmeno conseguito una laurea…

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