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Politicamente scorretto
Elisa Isoardi, Salvini, la camicia e il femminismo: non abbiamo più valori

Il nostro è un Paese con numerosi problemi. Superfluo elencarli; superfluo rammentare le richieste dei cittadini esasperati, perchè la risposta del popolo la si è percepita con la tornata elettorale dello scorso 4 marzo. Evidentemente, però, la società odierna è intrisa da ideologie oltranziste che hanno devastato i valori fondanti. E sì, perchè, lo scalpore che ha suscitato una "stirata di una camicia" è sinonimo di quanto sia grave la situazione.

Elisa Isoardi, conduttrice televisiva, all'interno della sua abitazione, viene immortalata con una fotografia, postata su un noto social-network, mentre stira una camicia bianca. Per coloro che non sono avvezzi alle notizie rosa, al gossip, la Isoardi è l'attuale compagna del leader della Lega, Matteo Salvini. In un contesto sociale appena, appena normale, in una nazione "evoluta", quella immagine non sarebbe altro che un ordinario spaccato della vita quotidiana. Una delle milioni di fotografie pubblicate nella rete, da milioni di internauti che da due decenni "pubblicizzano" ogni attività personale. Social-media, dove tutto il privato è pubblico. Parafrasando una famosa frase del film del 1952 "L'ultima minaccia" con H. Bogart, mi viene da dire : "...è il progresso bellezza...!"    

Invece no. Quella foto è la pietra dello scandalo. Lo scandalo generato nell'animo di milioni di donne che si sono sentite offese nella loro dignità. Decenni di battaglie per l'emancipazione femminile "distrutte" da una camicia stirata. Già, perchè quella camicia non poteva non essere, la camicia del compagno della Isoardi, il leghista, razzista xenofobo, retrogrado, maschilista, Salvini, così definito dalle "compagne" femministe di tutto il globo, unite contro "la traditrice" Isoardi che si è umiliata a svolgere una mansione degradante, emblema del giogo maschilista che ha schiavizzato per secoli le donne, relegandole alla misera condizioni di serve.L'asse da stiro, il ferro da stiro, la camicia bianca, le modalità con cui è stata svolta quella operazione, il vestito indossato dalla "fedifraga", ecc., ogni minimo particolare è stato analizzato e stigmatizzato "urbi et orbi" da ogni fiera rappresentante del popolo femminista worldwide. Un vero e proprio processo dove manca solo la comminazione della severa e inesorabile pena. Questa vicenda così grottesca, mi genera una domanda che vorrei rivolgere a tutte le donne.

Chiedo di farmi comprendere come percepiscono i rapporti e i ruoli all'interno della famiglia. Chiedo come vengono valutate le responsabilità, i doveri, i diritti in una relazione sentimentale. Chiedo come considerano le donne "diversamente giovani" (perchè "l'altra metà del cielo" è sempre giovane seppur di età anagrafica diversa) come le loro mamme o le loro nonne che svolgevano le mansioni casalinghe con la consapevolezza di ricoprire un ruolo fondamentale nella società.  Perchè quell'immagine della Isoardi così stigmatizzata, è considerata una condizione esistenziale riprovevole, degradante, svilente. Vorrei capire se essere moglie, fidanzata, compagna, mamma, nonna esula da svolgere certi "lavori domestici". Non è più accettato, evidentemente, neppure la suddivisione di compiti all'interno di un nucleo famigliare, qualunque compito, si badi bene, visto le affermazioni che si sono udite in questi giorni.

E allora stirare, lavare, pulire, chi li devono fare? Lo schifoso uomo di casa, erede degli schiavisti dei secoli scorsi e quindi giustamente punito dalla nemesi femminista, oppure le collaboratrici/collaboratori domestici ? E per questi lavoratori tali mansioni non sono degradanti , umilianti, svilenti ?E se sono donne come le considerano, di serie B, di un Pianeta diverso dal nostro, oppure siamo tutte uguali, ma qualcuna lo è di più ?

Ho ripensato a mia nonna madre di 11 figli, a mia madre, alle mie zie e alle tante mamma e nonne di amici e conoscenti che erano solite ripetere che l'aspetto più bello della loro vita è stato "diventare mamma" accudire i propri figli, crescerli, educarli e vivere in armonia con il proprio marito creando una famiglia dove l'armonia e la serenità dovevano essere gli obiettivi fondanti a cui ispirarsi e seguire. Accudire "la casa", i figli, il marito era una ragione di vita, di più, un orgoglio. Mi chiedo e vi chiedo, gentili Signore, se il polverone mediatico e la sollevazione sdegnosa che ha generato quella immagine sia l' atteggiamento corretto da seguire per creare un nucleo famigliare sereno e affettuoso. Un' ultima questione: ma la camicia dello scandalo, siete sicure/i che fosse di Salvini e non della Isoardi ?

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matteo salvinielisa isoardiisoardi camicia





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