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Prima serata
Ascolti tv, il servizio pubblico formato Mediaset

La legge Gasparri, promulgata nel 2004 e tutt’ora in vigore, contiene al proprio interno un passaggio sul concetto di servizio pubblico sul quale vale la pena di riflettere. Il comma 1 dell’Articolo 6 recita testualmente: “L'attività di informazione radiotelevisiva, da qualsiasi emittente esercitata, costituisce un servizio di interesse generale”.

Più che una missione editoriale, fare informazione nell’interesse della collettività è dunque uno stile, una caratteristica, una modalità. Urbano Cairo, editore del Corriere della Sera, si è più volte pronunciato su questo punto, rivendicando per la sua La7 la caratteristica di servizio pubblico, in quanto rete che dà molto spazio all’informazione facendone il proprio fiore all’occhiello.

Urbano Cairo ape 3
Urbano Cairo

“Servizio pubblico”, però, può voler dire tante cose: scontato identificarlo con la comunicazione politica - complice anche la trasmissione storica condotta da Michele Santoro, che si identificava proprio con questo titolo - ma, forse di ancor più rilievo, è l’analogia con la cosiddetta “informazione di servizio”, intesa come il sostegno ai cittadini nel prendere consapevolezza su determinati argomenti come la sanità, la scuola, la qualità della vita e i trasporti, sganciata però da lobby, gruppi di pressione e condizionamenti pubblicitari.

MicheleSantoroServizioPubbl
Michele Santoro

Risponde pienamente a queste caratteristiche il nuovo format messo in piedi da Mediaset da qualche tempo, intitolato “L’Almanacco di Rete4”. Concepito un po’ sulla scia dei trend lanciati dall’Expo di Milano come l’italianità e, in particolare, il cibo, questo contenitore è un programma incentrato proprio sulla qualità della vita in tutte le sue articolazioni ma - punto di forza - dal punto di vista del cittadino comune.

Anche se ora la trasmissione va in onda sotto l’egida di Videonews, alla cui guida c’è Claudio Brachino, ad idearlo è stato il vulcanico Mario Giordano, giornalista di razza con pedigree  da ‘marciapiede’ e bestsellerista anti-casta ma, soprattutto, pignolo e maniacale direttore del Tg4. Arruolato nel Biscione da Mauro Crippa, Giordano si è rivelato negli ultimi anni  una sorta di factory ambulante di programmi televisivi. Solo per citarne alcuni, al suo intuito si devono felici esperienze come Lucignolo, Live (condotto da Gabriella Simoni) e L’Alieno su Italia 1; Bikini e Storie di Donne (antesignano dell’attuale e celebrato Belve) su Canale 5 e, più recentemente, Dalla Vostra Parte su Rete 4. Ma la lista potrebbe proseguire...

mario giordano ape
Mario Giordano

Ultimo in ordine di tempo, quindi, L’Almanacco: un piacevole prodotto lifestyle che ben si innesta all’interno del palinsesto di Rete4, con il reparto marketing di Mediaset che lo ha sapientemente alternato ad un telegiornale tosto come il TG4, basato su una narrazione della cronaca che non viene mai meno al linguaggio d’inchiesta in stile ‘live’ e che prende di petto questioni molto sentite dai cittadini come l’immigrazione, le caste, la criminalità nelle città, la situazione degli anziani e le crisi internazionali. Ai telespettatori viene quindi fornita una tregua da tutti questi temi con lo spazio dell’Almanacco, condotto inizialmente dal bravo Federico Novella e ora dalla coppia formata da Roberta Floris e Viviana Guglielmi.

I temi scelti per accompagnare gli spettatori verso l’orario di cena sono legati soprattutto al cibo, al benessere, alla moda e anche a un pizzico di gossip, tutti elementi fondanti dell’italianità. L’approccio è fedele alla cultura  dell’ex Grillo Parlante di Gad Lerner: smontare le fake news, anche nel caso in cui si renda necessario distruggere qualche luogo comune.

Vittorio Sgarbi ape 4
Vittorio Sgarbi

Essendo il pubblico di riferimento parecchio adulto, appare corretta la scelta di utilizzare opinionisti con un’allure generalista come Rosanna Lambertucci, Wilma De Angelis, Alessandro Cecchi Paone e Vittorio Sgarbi. Non mancano però anche gli interventi dei luminari, in rigoroso camice bianco, figure che dispensano consigli scientifici sui temi trattati e che ben si amalgamano con il contesto della trasmissione. Un ulteriore esempio riuscito di mescolanza tra alto e basso, tra popolare e non. In particolare, in un momento storico in cui il junk food e le imitazioni dilagano, questa rubrica - in onda tutte le sere dalle 19.30 - riesce nei suoi venti minuti a mettere in luce le qualità dell’italianità a tavola e non solo.

La qualità della vita in tv strega la Calabria  (ultima nelle classifiche ufficiali)

L'almanacco di Rete4 va in onda dal 19 febbraio 2018 ogni giorno alle 19.30, con una durata di 20 minuti circa, ed è condotto da Roberta Floris e Viviana Guglielmi.  È una rubrica dedicata al cibo, al benessere, al clima, al lifestyle e alla cronaca rosa, con collegamenti, servizi e ospiti in studio.

viviana guglielmiViviana Guglielmi
 

Il programma ottiene un’audience media di 729.000 spettatori e il 3,6% di share.

Il pubblico della trasmissione è per il 62% composto da donne; oltre il 77% degli spettatori ha già compiuto 55 anni e solo il 6% del pubblico ha meno di 34 anni.

Come rivela l’analisi a cura cura di Anthony Cardamone, a capo di Omnicom Media Group, e dell’agenzia Klaus Davi & Co., a livello territoriale risulta maggiormente seguito nelle regioni del sud, dove in media ottiene il 4,1% di share, con picchi del 5% in Calabria (un caso? Forse no, visto che i calabresi sono ultimi nelle classifiche relative alle condizioni di vita) e 4,5% in Campania; nel Triveneto, dove è in assoluto meno seguito, ottiene in media il 2,5% di share.

Circa la metà degli spettatori ha conseguito un titolo di studio basso (o alcun titolo di studio). I laureati sono il 4% del totale e su questo target la trasmissione  si assesta sul 2% di share. Dall’inizio dell’anno ad oggi il TG4 della sera ha totalizzato un ascolto medio di 767.000 spettatori e il 4,1% di share; rispetto al periodo omologo del 2017 risulta in crescita del 17,5% in termini di spettatori e ha guadagnato in media 0,4 punti percentuali di share.

Spigolature:

Su Rai3, il Tg3 diretto da Luca Mazzà vede nel proprio approfondimento notturno LineaNotte una certezza che ha registrato nuovamente ottimi risultati, con un netto di 728.000 telespettatori e uno share del 9,68%.  Bene anche  Passato e presente, striscia di storia curata da Paolo Mieli sempre sulla rete di Stefano Coletta, con 586.000 spettatori e 4,09% di share.

paolo mieliPaolo Mieli (foto Lapresse)
 

Su Rete 4, rete diretta da Sebastiano Lombardi, Quarto Grado ha presentato Mussolini - Ultimi giorni, docu-film che ha totalizzato 400.000 telespettatori e uno share del 3,73%: considerata la micidiale concorrenza, Gianluigi Nuzzi non se l’è cavata affatto male.

Curiosamente, Iris è stata per la seconda volta consecutiva la più vista tra le emittenti non generaliste in prima serata: audience di 488.000 e share del 2,2% per il film “Seven”.

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