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Prima serata
Ascolti tv, la formula magica della Carlucci: in Rai la "società aperta"

La moderata Milly neo paladina di diritti gay Milly Carlucci è stata per anni l'incarnazione del servizio pubblico super moderato e cattolico. Rassicurante, trasversale, onnicomprensiva, super professionale Milly aveva ed ha tutte le caratteristiche per incarnare la visione del servizio pubblico che un certo establishment democristiano voleva si diffondesse nelle case.

milly carlucci
 

Un simbolo positivo da spendere in anni in cui nel paese succedevano le cose piu incredibili: stragi mafiose, attentati terroristici, agguati a politici, magistrati e giornalisti,  leghismi, popolusmi e santorismi incalzanti. Qualsiasi cosa di 'turbativo' del sentimento mainstream succedesse,  per fortuna c' era puntualmente Milly che al sabato sera fungeva da tranquillizzatore della coscienza collettiva.

Attenzione: non che lei rappresentasse una metafora della irrealtà, sarebbe inesatto dirlo. Interpretava, piuttosto, una sua versione della realtà che proprio perché  si rivolgeva  al telespettatori con le categorie dell'intrattenimento conteneva  gli impulsi più violenti che spesso risuonavano dall'attualità, lambendo il rito sacrale del varietà.

Come ogni persona  intelligente, però Milly nazionale ha ritenuto fosse necessario stare a passo con i tempi. Nonostante la sua vita personale sia un esempio di coerenza e consequenzialità con i suoi valori moderati, per  dialogare con nuovi clusters della società si è resa conto che forse andavano riadattate e interpretate alcune  chiavi di lettura del pubblico, che bisognava schiudere le porte de sabato sera alla cosiddetta 'società aperta'.

bibi ballandi
 

Il format Ballando con le stelle (in onda su Rai Uno, rete diretta da Angelo Teodoli, il sabato sera in prima serata) prodotto da un geniale anticipatore di tendenze come Bibi Ballandi da poco scomparso, arrivato alla tredicesma edizione,  è stato il luogo ideale in cui consumare la  trasformazione dell'immagine di Milly. E, badate, non deve essere stato facile aggiornare con successo questo percorso. Chi tra voi metterebbe mai mano al marketing della Barilla senza il terrore di fare qualche irreparabile  cavolata?  

Per portare a termine l'operazione, la conduttrice abruzzese ha intelligentemente utilizzato gli ingredienti del contenitore stesso, consapevole che ognuno di esso avrebbe inciso inevitabilmente sul percepito dell'anfitrione. A questo scopo sono serviti per esempio gli azzeccati opinionisti che hanno corollato il programma in questi anni. In primis Fabio Canino, tagliente ma mai cinico, incisivo ma raramente  triviale. Per non parlare di Selvaggia Lucarelli, una forza televisiva della natura, penna irresitibile in forze prima a Libero (quanto ci mancano i suoi formidabili ritratti domenicali!) poi sul Fatto Quotidiano.

selvaggia lucarelli
 

Attraverso la presenza di Canino Milly sottolinea  che si, era ed è  cattolica praticante, ma non per questo obnubilata nell'interpretare l'evoluzione della realtà. Attraverso Selvaggia Lucarelli ci dimostrava che in fondo il pensiero trasgressivo in Italia ha sempre un suo spazio, una dimensione esorcizzabile, anche in un contesto mass market. Giusto poi mettere in scena il cambiamento proprio e altrui in un ambito  mobile per definizione come quello del ballo.

Gli esperti dell'evoluzione del costume sanno che grazie al potere sociale delle balere e delle discoteche si sono consumati i rivolgimenti antropologici e politici più inaspettati. Non a caso oggi abbondano le pubblicazioni sul 'Febbre del sabato sera' e il suo impulso rivoluzionario nella storia della  società italiana. Ballando con le stelle, di conseguenza,  è  uno dei  luoghi più importanti in cui la Rai ha officiato un compromesso storico-culturale tra l'italia tradizionale  e quella piu nuova e attenta ai cambiamenti. Considerando che il programma è molto forte nelle regioni del Sud, ci sembra che l'operazione sia perfettamente riuscita.

MARIA DE FILIPPI amici 5AC8985
 

In fondo proprio il nostro merididione ha dato prova del fatto che i pregiudizi sono piu appannaggio dell'avanzato nord, affidando prima di tutti a due gay come Nicky Vendola e Rosario Crocetta la guida politica di regioni importanti. E smentendo per sempre ogni luogo comune. Anche grazie alla funzione modernizzatrice della tv.

IL FASCINO TRASVERSALE DI MILLY
“Ballando con le stelle” (tredicesima edizione) è partito su Rai Uno sabato 10 marzo: finora il programma ha totalizzato una media di audience di 3.946.500 spettatori e il 19,5% di share. Il programma è in concorrenza con le trasmissioni del sabato di Maria de Filippi (in onda su Canale 5 e diretta da Giancarlo Scheri): fino al 31 marzo contro C’è Posta per Te (che nelle puntate in sovrapposizione ha totalizzato una media di 5,2 milioni e il 26% di share, vincendo nettamente la sfida) e dal 7 aprile contro Amici (media prime due puntate 3.939.000 milioni, share 20,9%).

Massimo Gramellini
 

Confrontando gli ascolti con la dodicesima edizione di Ballando (partita il 25 febbraio 2017) e prendendo in esame solo le prime 6 puntate (cioè quante trasmesse fino ad oggi, venerdì 20 aprile), il programma è sostanzialmente stabile in termini di spettatori medi (+1%) e guadagna 0,4 punti percentuali di share. Il profilo della trasmissione (elaborato da Anhony Cardamone capo delle ricerche di Omnicom Media Group in collaborazione con l'agenzia Klaus Davi and company)  è spiccatamente femminile (69,5%).

Più della metà degli spettatori ha superato i 65 anni (55,5%): su questo cluster di età ottiene il 31% di share. Gli spettatori sono distribuiti in maniera abbastanza trasversale sulla Penisola: risultano leggermente meno affini le aree geografiche del Nord Ovest e del Sud, entrambe circa al 18% di share; nelle regioni del Centro il valore di share si aggira intorno al 22%, con picchi del 24% in Toscana.

Sotto la media però due regioni che contribuiscono largamente all’audience complessiva del totale TV: in Lombardia e Campania infatti lo share medio è del 16% circa. La trasmissione non pare apprezzata da target ad alta scolarità: i laureati che guardano il programma rappresentano infatti solo il 7% dell’audience totale (share 16%).

Spigolature
Massimo Gramellini su Rai Tre,  rete diretta da Stefano Coletta,  raggiunge un buon 6.9 di share con le sue 'Parole dell'amore'. La versione morning news del tg 5 di Clemente Mimun  (recentemento rinnovato nella grafica e nei contenuti)   continua a trovare il favore del pubblico. Ieri ha totalizzato 997.000 spettatori rasentando il 17% di share. Rete 4 diretta da Sebastiano Lombardi sta portando avanti importanti cambiamenti in palinsesto. Il programma 'Ricette all'italiana' risente però della forte controprogrammazione della mattina, raggiungendo il 2.3 di share con 128.000 spettatori.

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