Cronache

A Galatina brevetti militari a piloti di Francia, Kuwait e Italia

 

Galatina (askanews) - Il 9 luglio 1912 Francesco Baracca, l asso degli assi dell Aviazione italiana, conseguì il brevetto di pilota a Bétheny, in Francia.Poco più di cento anni dopo, due ufficiali dell Armée de l Air, l Aeronautica francese, per la prima volta hanno conseguito il brevetto di pilota militare in Italia, presso la scuola di volo di Galatina, in provincia di Lecce, sede del 61esimo stormo dell Aeronautica Militare.La cerimonia si è svolta martedì 20 novembre 2018 in un hangar della base, eccellenza italiana nel campo dell addestramento al volo sui jet con una forte vocazione internazionale, al momento frequentata da allievi e istruttori di 8 Paesi oltre all Italia. Brevettati anche 7 piloti del Kuwait e 6 italiani. Ad appuntare le aquile turrite al loro petto il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo e il nuovo capo di Stato Maggiore dell Aeronautica, Alberto Rosso."Questa base è un'eccellenza - ha spiegato Tofalo - che vede la fusione di due eccellenze italiane, da una parte l'Aeronautica Militare e dall'altra una nostra azienda leader del settore che è Leonardo. E stiamo cercando di fare dei passi più avanti rispetto ai nostri competitors a livello mondiale. Qui c'è una capacità di addestramento superiore alla media che vogliamo potenziare per Arrivare ai massimi livelli"."Il fatto che i francesi e diversi Paesi, amici e alleati - ha aggiunto il gen. Rosso - vengono ad addestare i propri uomini, i propri ragazzi qua in Italia è motivo d'orgoglio, per l'Aeronautica Militare e per il Paese tutto".Andrea, siciliano, è uno dei nuovi piloti militari italiani. Nei suoi occhi la soddisfazione di aver raggiunto questo prestigioso traguardo."Questo per noi rappresenta il coronare un sogno - ha detto - poter mettere la nostra passione al servizio del Paese è quello che aspettavamo di fare. Adesso, terminata la fase che ci ha persmesso di raggiungere l'aquila turrita iniziamo con il T-346A che useremo per il corso pre-operativo".Il T-346 è il fiore all occhiello dei jet d addestramento italiani. Prodotto da Leonardo e venduto anche in Israele, Singapore e Polonia, più che un velivolo è un sistema integrato d addestramento avanzato, capace di interfacciarsi in tempo reale coi simulatori a terra creando scenari di missione misti, reali e virtuali e consentendo di abbassare i costi anche grazie a queste postazioni multimediali. E dal 2020 sarà affiancato dal nuovo addestratore T-345 al posto degli attuali T-339. Luigi Cioffi, capo della divisione velivoli di Leonardo."Il nuovo velivolo - ha spiegato - andrà a completare la gamma di prodotti di addestramento che rappresentano l'orgoglio istituzionale dal punto di vista dell'Aeronautica, perché qui avete visto che c'è esperienza, flessibilità. Una capacità a livello mondiale che si associa a un'eccellenza tecnica che riduce i costi e garantisce una tecnologia che verrà completata da questo nuovo prodotto che volerà a breve".Nel corso dell evento sono stati premiati anche i migliori allievi e il miglior istruttore ed è stata commemmorata la figura di Francesco Baracca, alla presenza dei suoi eredi.