Cronache

Brexit, Boris Johnson: non c'è fretta per l'uscita dalla Ue

 

Londra (askanews) - "Non c'è fretta" di portare la Gran Bretagna fuori dall'Unione europea". Boris Johnson adesso è cauto e dopo aver spronato l'elettorato britannico a votare per il "leave", l'ex sindaco di Londra concorda con la decisione di David Cameron, che ha annunciato le sue dimissioni, di non invocare immediatamente l'articolo 50 per l'uscita del Paese dall'Europa, decisa dal referendum sulla Brexit."Come ha detto lo stesso primo ministro - ha continuato Johnson - non cambierà nulla nel breve periodo se non il fatto che s'inizierà a lavorare per attuare la volontà del popolo ed estrarre il nostro Paese da questo sistema sovranazionale".Indire il referendum "era giusto e inevitabile", ha detto Johnson, "la gente ha deciso di votare per riprendere il controllo". Per l'ex primo cittadino di Londra, "è diritto dei cittadini" eleggere le persone che prendano le decisioni chiave nella loro vita.L'Unione europea non va più bene per questo Paese", ha concluso Johnson, secondo cui i giovani possono guardare avanti verso un "futuro prosperoso" riprendendo il controllo dall'Unione."Possiamo trovare di nuovo la nostra voce nel mondo - ha evidenziato - potente, liberale, umana; una straordinaria forza verso il bene. La popolazione britannica ha preso posizioneper la democrazia. La Gran Bretagna continuerà a essere una grande potenza europea".Boris Johnson si è detto "triste" per la decisione di David Cameron di dimettersi dopo la Brexit ma ha anche dichiarato di voler rispettare la sua scelta. Proprio l'ex sindaco londinese, 64enne, potrebbe essere il successore di David Cameron alla guida del partito conservatore e, quindi, a Dawning Street come Primo ministro della nuova Gran Bretagna extracomunitaria.