Cronache

Fedez lascia la Siae e si affida a Soundreef

 

Milano (askanews) - Il monopolio della SIAE traballa dopo 134 anni dalla sua fondazione. A dare una spallata alla Società Italiana Autori Editori è Fedez che ha firmato la disdetta dalla SIAE per affidarsi a Soundreef per la raccolta dei suoi diritti d'autore.Il rapper e produttore discografico, che è in testa alla classifica 2015 dei concerti con più biglietti venduti, ha incaricato di riscuotere i tutti suoi proventi musicali Soundreef, che lo scorso 18 marzo è stata riconosciuta ufficialmente in Inghilterra per effettuare la raccolta dei diritti di autore."Ho deciso di cambiare primo per dare fiducia a una realtà giovane e ogni tanto per dare fiducia ai giovani non basta spendere parole, ma perchè credo che questa scelta con tutto lo spostamento mediatico che porta e che sicuramente accenderà un dibattito che verte a fare una legge che possa aprire il mercato e possa migliorare la discografia, questo è quello che mi auguro".Lo scorso 10 aprile doveva essere recepita la direttiva Barnier dell'Unione Europea che sancisce l'apertura del mercato della raccolta e gestione dei diritti d'autore sulle opere musicali a operatori privati che nella UE vale circa 5 miliardi di euro.L'amministratore delegato di Soundreef, Davide D'Atri, parla di una scelta coraggiosa ma anche di innovazione. "Sul digitale e in generale, radio e televisione, la tecnologia permette di fare delle ripartizioni e delle rendicontazione praticamente in tempo reale ed è proprio qui che gli ex monopolisti hanno fallito di più perchè quando tu hai le trasmissioni digitali puoi dare le rendicontazioni in tempo reale agli aventi diritto".Una scelta, quella di Fedez, maturata in polemica con le lungaggini del tradizionale sistema all'italiana in cui il 60% degli associati alla SIAE non recupera nemmeno la quota d'iscrizione. "Quando ho scoperto Soundreef ho letto di una loro iniziativa bellissima per eliminare i borderò cartacei per i concerti con una sorta di Shazam 2.0 che regista in tempo reale i brani, cosa che in questo paese può essere vista come futuristica, io semplicemente la vedo al passo con i tempi. Quello che sto facendo io oggi è giocarmi il culo insieme a loro perchè gli sto dando tutto il mio patrimonio editoriale da gestire vediamo come va, sono fiducioso".La determinazione puntuale e digitale dei compensi favorirebbe soprattutto i giovani autori contro l'attuale sistema che favorisce solo vecchi privilegi e rendite di posizione.