Cronache

Fuorisalone, la casetta Corepla fatta con plastica pescata nel Po

 

Milano, 11 apr. (askanews) - Chiunque passi per via Solferino a Milano nei giorni del Salone del Mobile non può evitare di entrare in questa casetta che prende forma e colore sotto gli occhi dei passanti. E' la casetta rifugio di Corepla, realizzata con i rifiuti in plastica pescati nel fiume Po, come ci racconta il presidente del consorzio, Antonello Ciotti. "Abbiamo pensato con il supporto di una società inglese di usare parte del raccolto sul fiume Po per fare dei pannelli - ci ha spiegato - con questi pannelli abbiamo fatto una casa rifugio che abbiamo chiamato 'shelter' dall'inglese 'rifugio'. Questa casa si può montare in quattro ore e dà rifugio nelle situazioni di pericolo ed emergenza". Non a caso, la prima versione di questa casetta è stata inviata a Lesbo, nel più grande campo per rifugiati d'Europa.L'idea è nata da una ricerca dell'Università di Lipsia dalla quale è emerso che l'85% della plastica che compone le cosiddette isole galleggianti del Pacifico proviene da soli 10 fiumi del mondo. E allora Corepla ha pensato di valutare lo stato di salute dei nostri fiumi partendo dal Po. "Con il supporto del Comune di Ferrara, l'Associazione del Bacino del Po e Castalia abbiamo messo delle dighe galleggianti per quattro mesi raccogliendo tutto quello che il Po portava a mare - ha detto Ciotti - Abbiamo pescato circa il 15% di quello che avremmo dovuto trovare secondo l'algoritmo dell'Università tedesca simbolo che tutti gli abitanti rivieraschi si comportano bene, fanno la raccolta differenziata".Ora la casetta è nelle mani di due street artist milanesi, Atomo e Teatro, che durante la design week decorano live gli interni e le facciate esterne della struttura. "Mi sembrava giusto intervenire con un tocco d'arte su una cosa che nasce dal riutilizzo del materiale - ha osservato Davide Atomo Tinelli - quindi l'arte ricicla anche lei, e trasforma una casetta anonima in una casetta vivibile".Alla fine della settimana questa casetta rifugio sarà completamente arredata grazie alla creativirà dei due street artist. "In accordo con Corepla vedremo un tromp l'oeil dove ci saranno all'interno arredamento e oggetti di design e all'esterno la tipica facciata milanese col glicine in fiore visto che questo è il periodo e ovunque possiamo ammirare i fiori bellissimi", ha spiegato Atomo. E chissà che in un futuro prossimo dal monitoraggio di altri fiumi lungo lo Stivale non si riesca a realizzare altre casette rifugio: "Questo esperimento è stato fatto verso la foce del Po - ha detto Ciotti - pensiamo di replicarlo a Torino e stiamo valutando altre sperimentazioni lungo altri fiumi il primo sotto accusa che vorremmo valutare è il Tevere e poi l'Arno e gli altri grandi fiumi".La casetta decorata durante la design week sarà donata all'istituto scolastico o ospedaliero lombardo che ne farà richiesta al Consorzio per le proprie attività ricreative.