Cronache

Genova, fratello di una vittima: morta la reputazione dell'Italia

 

Genova, 25 set. (askanews) - "Il mio destino è stato cambiato completamente da queste persone egoiste. Io non ero in Italia; avevo deciso di andare a studiare altrove e ora per questioni legali sono costretto a modificare i miei progetti di vita". Lo ha detto Emmanuel Diaz Enaho, fratello di Henry, giovane colombiano tra le vittime del crollo di Ponte Morandi, parlando con i giornalisti all'esterno del Palazzo di Giustizia di Genova dove è in corso l'incidente probatorio. "Mio fratello era una persona meravigliosa, lavorava per una radio di non vedenti spagnola, per aiutare i bambini della Colombia in una organizzazione benefica, e in varie società che si incaricano di regalare dei sorrisi"."Queste persone si sono permesse di uccidere 43 persone e non mi sembra giusto che rimangano impunite. Per ora abbiamo soltanto dei nomi; più in là si capirà chi sono i veri responsabili". ha aggiunto il giovane. "Voglio avere fiducia nella giustizia e nell'Italia per rispetto di mio fratello e di mia padre. Con il crollo del ponte è morta anche la reputazione dell'Italia".E' cominciato poco prima delle 10 nell'aula bunker del Palazzo di Giustizia di Genova l'incidente probatorio per il crollo di Ponte Morandi . Oltre ai 20 indagati, più le due società Autostrade e Spea, all'incidente probatorio sono state ammesse a partecipare le 145 parti offese tra familiari delle vittime e feriti.