Cronache

I deliri degli amanti killer: "Voglio uccidere", "Io sono Dio"

 

Milano (askanews) - "Io ogni tanto ho questa voglia di uccidere qualcuno, ne ho bisogno". A parlare è Laura Taroni, l'infermiera killer dell'Ospedale di Saronno accusata insieme al dottore e suo amante Leonardo Cazzaniga di omicidio volontario, poche battute intercettate dai carabinieri del Nucleo operativo di Saronno da cui emerge tutto il "convincimento delittuoso" della donna, come lo hanno definito gli inquirenti.La donna avrebbe ucciso il marito aiutata dal medico-amante sui cui pende anche l'accusa di omicidio volontario plurimo per altre quattro morti avvenute nel pronto soccorso di Saronno Secondo alcuni testimoni Cazzaniga avrebbe più volte citato un suo "protocollo" per accelerare la morte dei malati. "Con questo paziente dispiego le mie ali dell'angelo della morte", "io sono Dio", diceva.La banalità del male unita al delirio di onnipotenza emerge anche nei dialoghi tra la madre e i suoi due bambini. "L'omicidio deve essere una cosa per cui non ti scoprono; se ti scoprono vai in galera" spiega la donna. Bisogna, avverte, "pensarlo bene, non è che tu ti svegli la mattina e dici 'ah passo a filo di lama quello', no!". "L'unico omcidio perfetto è l'omicidio farmacologico" conclude definitivamente. Dialoghi "umanamente di deprimente lettura", scrivono gli inquirenti.Quando, poi, la coppia diabolica inizia a sospettare di indagini in corso, simula un interrogatorio, ragiona sulle prove in mano agli inquirenti. Cazzaniga arriva a congratularsi con l'infermiera per la decisione di cremare il corpo del marito. "Poi tu hai avuto una eccellente idea oltretutto", dice. I due si sentono al sicuro. "Proprio non ci sono elementi, capito? Devono avere delle prove cocenti per riesumare le ceneri, eh casomai per riesumare i cadaveri non le ceneri" afferma il medico in un altro passaggio della stessa intercettazione. "Dalla cremazione non possono costruire niente", lo rassicura lei.