Cronache

Il braccio destro di Cracco Luca Sacchi e l'avventura in Galleria

 

Milano, (askanews) - Ha iniziato come pasticciere, ora è sous chef di una delle riaperture più attese del 2018, e soprattutto è il braccio destro di Carlo Cracco, col quale lavora gomito a gomito nel nuovo ristorante in Galleria a Milano."Io sono stato la prima persona a entrare in quel posto ancora prima di Carlo, non per altro ma perchè quando ci fu il bando onde evitare di trovarci con la folla in Galleria che lo seguiva ci sono andato io".Luca Sacchi ha 32 anni e da 11 lavora al fianco dell'ex giudice di Masterchef, da meno di un mese impegnato 25 ore su 24, come dice lui, nel nuovo ristorante nel salotto buono di Milano. Lo abbiamo incontrato a Identità Golose, dove come relatore di Dossier Dessert ha presentato un dolce che descrive il suo carattere ibrido tra cucina e pasticceria, a base di cioccolato, lenticchie e piselli e che è già in carta da Cracco in Galleria con una piccola variante per ragioni di stagionalità:"Il mio obiettivo è far prendere coscienza a chi mangia questi dessert che la visione vista da fuori può essere così ardita e strana ma in realtà il finale è un dessert piacevole e goloso quanto può essere un bombolone alla crema".Dietro creazioni come questa c'è un concetto di dolce capace di coniugarsi con l'articolato menù di un ristorante che ambisce a riconquistare la seconda stella Michelin:"La mia idea di pasticceria parte molto dalla tradizione dai gusti più piacevoli e veri, dai gusti più materni che ci sono nel nostro cervello, per poi traslarli in quella che è la nostra identità di ristorante".Ma nel lavoro di tutti i giorni Carlo Cracco è esattamente come l'immagine che rimanda di lui la televisione?"E' uno dei più grandi professionisti mai conosciuto, io l'ho conosciuto prima, durante e dopo quello che ha fatto ma per me è semplicemente Carlo, un gran professionista e lavoratore, tutto fuorchè quello che trasla la televisione".Dopo una serie di rinvii, da qualche settimana Cracco in Galleria è una realtà, aperta dalla colazione fino al dopocena 365 giorni all'anno. Un impegno notevole per chi come Luca Sacchi l'ha vissuto fin dall'inizio condividendo ogni decisione dello chef: "Si è lavorato tanto per questo progetto, ci si è messa tanta energia e ora ce ne stiamo mettendo ancora di più e non è tensione è realmente una elettricità positiva causata anche dalla mole di lavoro che c'è ma questo ci sta facendo uscire tutta la parte piacevole che noi vogliamo tirare fuori per questo progetto perchè abbiamo obiettivi molto grandi ma prima di tutto di lavorare molto bene e riuscire a far vivere quel posto come merita di vivere".