Cronache

Italiani nel mondo, Maria Chiara Prodi(Cgie): dar voce ai giovani

 

Roma, 17 apr. (askanews) - Prosegue a Palermo il seminario promosso dal Consiglio Generale degli Italiani all'Estero finalizzato alla costituzione di una rete di giovani italiani nel mondo, testimoni dell'identità italiana.La scelta di Palermo è significativamente simbolica perché vuole dare loro l'opportunità di ripensare lo splendore della nostra civiltà, antica culla del mondo occidentale, ha detto Maria Chiara Prodi presidente della VII Commissione del Cgie."Palermo si è candidata per ospitare questo seminario perché è stata capitale italiana della cultura e capitale italiana dei giovani, quindi era naturale che fosse il posto ideale. Palermo è la città della Carta di Palermo che sottolinea come sia importante esprimere partecipazione e cittadinanza nel proprio Paese di residenza e nella propria città. Qui noi ospitiamo ragazzi italiani che vengono da tutto il mondo e che hanno per riferimento tante istituzioni di natura e livello diverso e di nazionalità diversa"."L'obiettivo di fondo è dar voce ai ragazzi e dargli gli strumenti per una partecipazione che si possono conquistare al fianco delle istituzioni e magari partecipare come futuri candidati alle nostre istituzioni. Ma vogliamo anche essere una rappresentanza anche per tutti gli italiani all'estero, quindi noi diamo il là, ma speriamo che questi ragazzi con le loro capacità possano dare il meglio di loro nelle comunità in cui vivono".All'incontro, svoltosi nella sala Onu del Teatro Massimo, ha preso parte anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: "E' un modo per confermare che Palermo è una città che ha fatto della mobilità internazionale la propria bandiera. Questi ragazzi sono figli di migranti, nipoti di migranti e migranti essi stessi che hanno scelto di restare italiani, confermando che la mobilità è anche una nostra prerogativa, anche se qualcuno a volte lo dimentica. Quando ricevo gli italiani figli di migranti che vengono a Palermo mi viene facile dire che a Palermo non abbiamo migranti: chi vive a Palermo è palermitano, questo è il messaggio che questi giovani italiani possono mandare nel mondo".