Cronache

La rivolta dei taxi: no al decreto Milleproroghe e a Uber

 

Roma, (askanawes) - La protesta dei taxi in diverse città d'Italia, Roma, Milano, Torino. Nel mirino delle auto bianche il decreto Milleproroghe, che vorrebbe sospendere fino a fine 2017 l'efficacia di una serie di norme che dovrebbero regolamentare il servizio degli Ncc e contrastare le pratiche abusive. Per i tassisti si tratterebbe di una sanatoria volta a favorire Uber."Siamo qui per difendere il nostro lavoro. Qui ci vengono a cercare solo quando vogliono i voti" dice un tassista romano a piazza delle Cinque Lune.Anche a Torino tassisti in piazza davanti a palazzo Civico. Valter Drovetto, Ugl Taxi spiega le rivendicazioni: "Non possiamo accettare che qualcuno metta in mano alle multinazionali il nostro lavoro per biechi interessi personali e quindi cerchi di sdoganare il servizio pro Uber o pro qualche grande multinazionale".A Torino i tassisti hanno incassato la solidarietà della sindaca Chiara Appendino. Secondo il portavoce nazionale di Federtaxi, Federico Rolando i Comuni possono fare molto in questa vicenda:"I Comuni possono fare pressioni sui referenti nazionali in modo che questa, che non esitiamo a definire una porcheria nei nostri confronti, venga nel passaggio parlamentare non approvata".Il 22 febbraio a Roma è stata fissata una assemblea nazionale dei tassisti, per decidere una linea a seconda di ciò che verrà deciso.ITW_drovetto_2 Drovetto ha infine assicurato0:00-0:13"Se non riceveremo soddisfazione andremo fino in fondo. La categoria su questo è pronta, possiamo rispondere solo in quel modo lì".