Cronache

Luca Barbarossa: storia di Alex, da solo a Pozzallo a otto anni

 

Roma, (askanews) - Chi avrebbe il coraggio di dire a un bambino di otto anni arrivato in Europa dopo un viaggio di un anno e mezzo, da solo, "è finita la pacchia"? Lo dice Luca Barbarossa, negli studi di askanews per presentare il suo disco "Roma è de tutti"."Racconto una piccola storia emblematica, quella di Alex, un bambino che è arrivato a Pozzallo senza genitori dopo un viaggio di un anno e mezzo: ridotto alla schiavitù nei campi di permanenza temporanea in Libia, ha attraversato il deserto. Voi immaginate un bambino che a sei anni e mezzo viene affidato a una carovana di persone che sperano di arrivare in Europa. Ci mette un anno e mezzo, è senza nessuno, arriva a Pozzallo e non sa nulla di quello che accadrà. Io non so quale adulto avrebbe il coraggio di guardarlo negli occhi e dirgli "è finita la pacchia".