Cronache

Migranti, Lamorgese: Libia disponibile a rivedere il memorandum

 

Roma, 6 nov. (askanews) - La Libia è disponibile a rivedere il memorandum siglato con l'Italia sul tema dell'immigrazione. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, nell'informativa urgente del governo alla Camera in relazione al Memorandum Italia-Libia in tema di contrasto all'immigrazione illegale e al traffico di esseri umani sottoscritto a febbraio 2017 e in scadenza nel 2020. Il govero libico - ha spiegato il ministro - ha risposto positivamente alla richiesta formalizzata attraverso la nostra ambasciata a Tripoli di ridiscutere il memorandum e di apportare alcune modifiche."Il memorandum prevede sulla base dei fondi già stanziati di sostenere con un approccio globale le istituzioni libiche al fine di contenere i flussi di immigrati illegali e prevede altresì la cooperazione a programmi di crescita nelle regioni interessate dai flussi migratori sostenendo settori diversificati, quali le infrastrutture, la sanità e i trasporti, le energie rinnovabili, lo sviluppo delle risorse umane attraverso l'educazione e la formazione".Poi Lamorgese ha ricordato: "Al momento della sottoscrizione del memorandum le dimensioni dell'andamento dei flussi erano preoccupanti. Oggi sebbene la situazione sia ben diversa sarebbe ingiustificabile un calo di attenzione sulle dinamiche migratorie che interessano il nostro Paese nonché sui rischi di natura umanitaria".La ministra ha inoltre sottolineato come si siano "contratti i flussi di migranti in partenza dalla Libia e si registri nel 2019 un decremento del 97,2 per cento rispetto al 2017". C'è stata anche una forte riduzione delle vittime in mare nella rotte del Mediterraneo centrale - ha sottolineato - si tratta di un "dato oggettivo". "Sono convinta che il memorandum abbia contribuito a questi risultati. La sottoscrizione del memorandum ha avuto un ruolo importante per evitare l'isolamento della autorità libiche e per coinvolgerle in comuni strategie per il contrasto del traffico di esseri umani".