Cronache

Napoli, musica e alcol in chiostro del '500? Il parroco denuncia

 

Napoli (askanews) - E' possibile organizzare party con musica ad alto volume e fiumi di alcol in un chiostro del '500 confinante con una chiesa? E' la domanda che si è posto don Carmine Amore, parroco di Santa Caterina a Formiello, nei pressi di Porta Capuana a Napoli, prima di presentare un esposto alla procura della Repubblica in merito all'utilizzo di un bene di proprietà della Regione Campania, affidato in concessione alla Fondazione Made in Cloister nel 2012 per eventi culturali. Ma il chiostro viene usato per ben altre attività, secondo quanto denuncia in esclusiva ad askanews don Carmine. "Viene utilizzato per scopi non culturali, venerdì, sabato e domenica diventa una discoteca con un suono altissimo che vibra nella campata del chiostro, vibrazioni fortissime che avvengono nella stessa chiesa. Ho notato in questo tempo calcinacci che cadevano e quindi man mano si sono create delle piccole lesioni".Serate testimoniate da una serie di scatti fotografici reperibili sulla pagina Facebook di Drop che pubblicizza eventi. "La gente del quartiere vive un disagio bruttissimo, musica alta, persone che escono ubriache e persone che fanno i loro bisogni vicino alla chiesa".Quello del parroco infatti non è il primo esposto sul chiostro. Nel novembre scorso a chiedere chiarimenti è stato Marco Trani, amministratore del condominio (di piazza Enrico De Nicola 46) in cui rientra anche un immobile di proprietà della Fondazione, trasformato in un ristorante che si affaccia sul chiostro. "A noi sembrava strano che fossero state date autorizzazioni in tal senso. Oggi ci sentiamo supportati dalla procura. Noi sappiamo che ha aperto ufficialmente un inchiesta. Forse, quelli che erano i nostri sospetti non erano poi del tutto sbagliati".Che la procura stia lavorando sul caso sembra dimostrato dalll'arrivo nei giorni scorsi più volte dei vigili urbani come conferma Vincenzo Trapani, uno dei condomini: "C'è stato un viavai di vigili urbani che entravano e uscivano. Non sappiamo se siano stati messi o meno i sigilli. Vediamo vigili, ma anche persone che entrano ed escono dal chiostro".Andirivieni dovuto all'allestimento della mostra di arte contemporanea "The Shower" del giapponese Tadashi Kawamata col patrocinio di Mibact e Comune di Napoli, da Fondazione Donnaregina della Regione Campania, del Politecnico di Milano, della Triennale di Milano, di FutureCity, e tre sponsor.Ora condomini e parroco restano in attesa: la richiesta, già presentata in procura, con protocollo 2527, è stata inviata anche al governatore Vincenzo De Luca e all'assessore regionale al Demanio Lidia D'Alessio, al sindaco di Napoli Luigi de Magistris, al soprintendente per i Beni architettonici paesaggistici e storici Giorgio Cozzolino, al Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe.