Cronache

Palermo, villa liberty in abbandono. Occupata dai senza tetto

 

Palermo (askanews) - Un gioiello della Belle Époque palermitana dimenticato e che oggi è occupato abusivamente da quattro famiglie senza casa. E' il villino che l'architetto Ernesto Basile, tra i più illustri esponenti dello stile Liberty, realizzò in corso Alberto Amedeo a Palermo nel 1911, e destinato al primo sanatorio antitubercolare d'Italia. Danilo Maniscalco, architetto attivista del Movimento 5 Stelle: "Siamo a cento passi dall'itinerario arabo-normanni, nel cuore della capitale italiana della cultura - ha spiegato - Avviene questo scempio nei confronti dell'articolo 9 della Costituzione che sancisce la tutela e la valorizzazione del paesaggio e dei beni monumentali e artistici".L'edificio ha ospitato il Centro Amazzone, destinato alle donne affette da cancro al seno, fino a quando non è stato dichiarato inagibile, e dunque abbandonato. Da quel momento è stato occupato abusivamente da sedici persone, tra cui una decina di bambini, rimaste senza un tetto. Quattro famiglie che, una volta al suo interno, hanno realizzato anche delle opere in muratura per consentire la divisione degli ambienti in tre miniappartamenti con ingressi separati."Nel momento in cui decade la funzione di un edificio si può immaginare che divenga altro - prosegue Maniscalco - Per cui, a fronte di una carenza cronica di servizi in pieno centro storico, si poteva pensare di fare diventare uno spazio per bambini e anziani".L'Azienda Arnas Civico, proprietaria del bene, ha sporto denuncia a seguito dell'occupazione che ha impedito di fatto i lavori di messa in sicurezza del villino. E' stato anche avviato l'iter che consentirà, sebbene i tempi siano quantomai incerti, lo sgombero di un edificio che appartiene alla collettività."Il tema dell'emergenza abitativa è un nodo cruciale che spetta risolvere alla politica, a intellettuali, tecnici - ha sottolineato Maniscalco - Alla Sovrintendenza, alle istituzioni preposti alla tutela, spetta la cura di questi monumenti. Per cui dobbiamo immaginare che i problemi dell'emergenza abitativa non vengano sistemati a scapito dell'architettura di qualità, di pregio, come quella di Ernesto Basile che è l'architetto che ha progettato l'aula di Montecitorio a Roma".