Cronache

Poste Italiane e Caritas regalano sorrisi con i pacchi smarriti

 

Roma (askanews) - Regalare un sorriso con i pacchi smarriti. E' questo l'obiettivo del progetto "Valori ritrovati" con cui Poste Italiane devolve i plichi non ritirati agli empori della solidarietà di Caritas per aiutare le famiglie in difficoltà. L'iniziativa è stata presentata a Roma dall'amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante e dal direttore della Caritas Diocesana di Roma Don Benoni Ambarus. Fino ad oggi, ogni anno 15.000 pacchi spediti attraverso Poste Italiane e mai ritirati finivano al macero. Con il progetto "Valori ritrovati" gli oggetti contenuti in questi colli ottengono una seconda vita, permettono di donare un sorriso a chi si trova in difficoltà.Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane: "E' un'idea tanto semplice quanto efficace perché sono beni, pacchi, oggetti, che sono sempre andati negli anni al macero, perché non c'era il destinatario e quindi dopo un certo periodo, per legge, noi siamo obbligati a macerare della merce di valore e quindi in un'epoca consumistica da un lato e dove gli ultimi hanno bisogno era veramente paradossale il nostro comportamento. E oggi devo dire, ringrazio soprattutto Caritas che ci dà la possibilità di renderlo concreto questo progetto perché siamo sicuri che arrivano a destinazione e fanno un piccolo bene a le persone che ne hanno bisogno".Il progetto nasce dalla volontà dell'azienda di promuovere e sviluppare la propria presenza a livello nazionale e territoriale a sostegno di iniziative di inclusione e solidarietà sociale .Il direttore della Caritas Diocesana Don Benoni: "Con Poste facciamo questo progetto, questo esperimento dove la nostra speranza è che generi sempre di più il bene, la dignità e la giustizia delle persone".L'iniziativa prevede anche il coinvolgimento dei dipendenti di Poste Italiane come volontari che saranno impegnati negli empori della solidarietà di Caritas a Roma, Perugia e Pescara, nella distribuzione dei beni, per le attività di magazzino e nelle pratiche amministrative, come fa Federica Albanesi, che nel tempo libero dismette l'abito da lavoro e indossa quello del volontario partecipando al progetto "Valori ritrovati". "Cambiarsi d'abito significa vestire la maglia Poste ma più in linea con quelli che poi sono i valori che professa Poste, essere vicini alla gente, essere capillari, essere vicini alle persone, essere di sostegno. E questo progetto ci dà proprio l'opportunità di sentirlo nostro e fa bene anche a noi come dipendenti di Poste Italiane. Ci rende un po' orgogliosi".