Cronache

Proteggere la vista: cultura della prevenzione e nuove terapie

 

Milano, 21 ott. (askanews) - Proteggere la retina per salvare la vista. E' questa una delle parole d'ordine tra chi si occupa della salute degli occhi, organo fragile ed esposto a malattie croniche, degenerative e invalidanti, come la maculopatia senile umida, di cui si è parlato in un convegno a Milano promosso da Novartis, al quale ha preso parte anche il dottor Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica italiana."Stiamo parlando di una malattia sociale - ha detto ad askanews - oggi in Italia ne vengono colpite 750mila persone, sempre in aumento, perché è collegata anche con l'età. Dobbiamo tutti insieme lavorare per dare l'accesso alla cura al maggior numero di persone possibile. Oggi il nostro problema reale è che il 70% dei pazienti non ha un accesso regolare alle cure e le cure che stanno facendo sono insoddisfacenti".Nella maculopatia senile, in sostanza, la retina viene danneggiata dalla presenza di fluidi che fuoriescono da vasi sanguigni anomali, i neovasi, nella parte posteriore dell'occhio e che inzuppano la retina. La ricerca, però, sta facendo progressi, come ci ha confermato anche il professor Federico Ricci dell'Università di Roma Tor Vergata. "Abbiamo sperimentato diversi farmaci - ci ha spiegato - e ce ne sono almeno tre in arrivo, di cui direi quello che arriverà più rapidamente, perché è già stato registrato dalla FDA, è il brolucizumab, che è una piccola molecola che ha dimostrato negli studi clinici di limitare molto la perdita di fluido"."Oggi - ha aggiunto Piovella - abbiamo capito il meccanismo della malattia e sono state costruite delle soluzioni farmacologiche molto efficaci. Noi abbiamo oggi la possibilità, tramite le iniezioni intravitreali, di portare a livello della retina il farmaco che è capace di bloccare, fermare e rimandare indietro i neovasi e di conseguenza di permettere alla retina di tornare asciutta, senza avere danni ripetuti".Anche perché malattie come la maculopatia senile hanno un forte impatto sociale sui pazienti e le loro famiglie, oltre che un costo significativo per il Sistema sanitario. In questo senso abbiamo parlato con Tiziano Melchiorre, segretario generale IAPB Italia onlus, del tema della prevenzione. "L'agenzia internazionale per la prevenzione della cecità - ci ha detto - ha come mission informare la popolazione affinché si crei una cultura per la prevenzione visiva. E' necessario incrementare lo sforzo di tutti perché la prevenzione visiva possa salire nell'agenda sanitaria del nostro Paese, a livello nazionale e a livello regionale".Accanto a questi aspetti è ovviamente importante il fatto che le terapie innovative sono in grado di ridurre il numero delle iniezioni necessarie in un ampio novero di casi, diminuendo sia i costi sociali sia quelli economici.