Cronache

TAV bocciata dall'analisi costi-benefici, opposizioni insorgono

 

Roma, 12 feb. (askanews) - La TAV Torino-Lione non conviene. E' la conclusione dell'analisi costi-benefici pubblicata sul sito del ministero dei Trasporti e redatta da una commissione nominata dal ministro Danilo Toninelli e coordinata dal professor Marco Guido Ponti; l'hanno firmata cinque membri su sei.Secondo l analisi anzi il progetto presenta una redditività fortemente negativa. Non si dovrebbero prendere in considerazione le stime della precedente analisi del 2011; facendo riferimento a stime "più realistiche" dice il testo, sia per crescita della domanda sia per spostamento da gomma a rotaia, si arriva a un risultato negativo per i flussi di merci, e positivo per il trasporto passeggeri, ma in totale di soli 880 milioni. Rispetto ai costi dell'opera, superiori tutto contato a sei miliardi, sarebbe una perdita secca di 5,7 miliardi di euro.Dati "impietosi" afferma il ministro cinquestelle Toninelli aggiungendo che ora deciderà il Governo sul destino dell'opera.E come previsto la relazione scatena le polemiche. Da un lato quelle interne al governo con la Lega che insiste sulla necessità della TAV, ennesima contesa fra gli alleati. Ma contro l'analisi ci sono anche le opposizioni. "L'analisi costi-benefici è una balla spaziale utilizzata a fini politici per fermare la Tav. L'avevamo capito e ora ne abbiamo la certezza". Così Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia. "Ora è chiaro chi vuol mettere il Piemonte in un angolo" dice il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, che sollecita comunque una decisione ma dice di temere che si farà solo campagna elettorale, a costo di perdere i finanziamenti europei, per arrivare alle elezioni senza pagare il dazio di una decisione.