Visso (askanews) - "Stavo cenando ed è successo un macello". "Mentre stavamo lì a giocare a carte è arrivata la scossa, è stata una cosa tremenda".Le voci commosse e provate dei cittadini di Visso, in provincia di Macerata testimoniano la notte di paura trascorsa in centro Italia dopo le due forti scosse di terremoto che hanno colpito nella serata del 26 ottobre 2016 l'area già interessata dal sisma del 24 agosto, al confine tra Marche e Umbria. Le due scosse più forti alle 19.10, con magnitudo 5.4 e alle 21.18 con magnitudo 5.9. Per gli scienziati l'evento sismico è collegato a quello di agosto in seguito al quale si sarebbe attivata una nuova faglia.I due epicentri sono stati localizzati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia tra le località di Visso e Tolentino, tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno. Il bilancio delle vittime è di un morto per infarto a Tolentino, alcuni feriti e numerosi crolli di edifici nella zona di Macerata tra Ussita, Visso, Preci, Camerino e Castelsantangelo sul Nera.Molti cittadini hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni e sono stati costretti a passare la notte all'aperto nonostante il freddo e la pioggia. Ma immediata, come ad agopsto per le popolazioni di Amatrice ed Accumuli, è scattata la macchina della solidarietà."Abbiamo messo su cornetti e portato bevando calde, caffé, orzo e succhi - dice una giovane volontaria - siamo qua sotto e cerchiamo di aiutare in qualsiasi modo, speriamo che finisca".Le scosse sono state avvertita anche a Roma e nel nord est d'Italia , fino alla bassa Austria. Per precauzioni sono state chiuse le scuole.Per la nuova emergenza, ha sottolineato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, sono stati mobilitati circa mille vigili del fuoco, con 4 elicotteri e 450 mezzi di soccorso, squadre di ricerche e soccorso tra le macerie, unità cinofile e per il movimento terra, personale di supporto per la pianificazione territoriale e delle telecomunicazioni.(Immagini Afp)