Cronache

Vivere in una "gaming house", la nuova frontiera degli eSport

 

Berlino, 7 feb. (askanews) - Vivere per mesi nella stessa casa con i colleghi, condividendo vita quotidiana e lavorando insieme ogni giorno. Quello che potrebbe suonare come un incubo per molte persone, è un fenomeno in crescita per i giocatori di eSport. Soprattutto a Berlino, che ospita fino alla fine di marzo i campionati europei del popolare videogame "League of Legends".Molte squadre stanno sperimentando soluzioni di coabitazione, come il "Team vitality". "Il lato positivo sarebbe riuscire a tenere tutto sotto controllo, in un ambiente controllato. Tutti nello stesso posto significa vantaggi logistici, le persone lavorano di più, rende più facile istruire e supportare il team", racconta Gabor, che gestisce la squadra.Ognuno ha la propria stanza. Quando ci si sveglia, si fa colazione insieme e ci si mette al lavoro online sui computer disseminati per l'appartamento. Sessioni individuali e di gruppo, riunioni, lezioni di fitness. Una vita di comunità che non fa per tutti. Jakub è un altro membro del team che ha deciso di vivere da solo."Perché vivere in una gaming house con tutti questi ragazzi in un unico grande appartamento è motlo dura. L'ho sperimentato per due anni e non voglio mai più far parte di una gaming house", dice spiegando di aver avuto soprattutto grossi problemi di privacy.