Cronache

Yvan, migrante denunciò il caporalato. Ora premiato da Mattarella

 

Roma, (askanews) - Yvan Sagnet riceverà nel mese di gennaio, dalle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la medaglia dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Questo giovane camerunense, arrivato in Italia per studiare e per passione per il calcio, ha avuto il coraggio di ribellarsi contro il caporalato. Un sistema diffuso in agricoltura soprattutto nel Sud del Paese dove gli immigrati, nella maggioranza africani, vengono pagati una miseria per raccogliere frutta e verdura, vivendo in condizioni indegne."Partivamo alle 4-5 del mattino - racconta Yvan, diventato sindacalista e scrittore - e si rientrava alle 20-21 della sera, sempre, tutti i giorni. Il primo giorno avevo raccolto 4 casse. Dunque guadagnavo, moltiplicando 3 euro e mezzo per ogni cassa, 14 euro".L'emozione negli occhi di Yvan, mentre racconta quel periodo. Era l'estate del 2011. Yvan è arrivato a Torino nel 2007 con un visto concesso per motivi di studio. Poi, la borsa di studio non bastava più. E allora è andato a lavorare nei campi."Non era possibile lavorare in quelle condizioni. Era una schiavitù - prosegue - ci trattavano come animali. E allora ho detto ai miei amici che dovevamo smettere di lavorare. Non è stato facile ma abbiamo scioperato"."Abbiamo fatto circa un mese di sciopero e abbiamo avuto diverse difficoltà, tra le quali le minacce di morte perché è un sistema dove si conoscono tutti, e agiscono insieme, la polizia, la società, lo Stato, il sindaco, tutti si conoscono ma fanno finta di non conoscersi. E poi c'è un sistema criminale legato alla mafia".Alla fine, però, la tenacia è stata premiata e la ricompensa è arrivata. Almeno sul piano della giustizia. "Il risultato più importante che abbiamo ottenuto è stato quello della magistratura. Abbiamo denunciato i 'caporali' e i datori di lavoro, gli agricoltori. La magistratura ha aperto un'inchiesta che ha portato all'arresto di 16 persone".