Culture

Arte e scienza a Palazzo Strozzi: le piante ci percepiscono

 

Firenze (askanews) - Le piante reagiscono alla presenza dell'uomo: è questo il risultato che emerge dalle prime ricerche condotte attraverso il grande progetto di arte contemporanea e scienza allestito a palazzo Strozzi a Firenze: "The Florence Experiment", curato dal direttore della Fondazione del museo, Arturo Galansino."Per la prima volta - ha spiegato ad askanews introducendo la mostra - l'artista Carsten Holler non solo lavora in un edificio storico, ma si associa a uno scienziato, Stefano Mancuso professore dell'Università di Firenze, per unire arte e scienza, proprio dove arte e scienza hanno lavorato in modo così proficuo insieme, ovvero a Firenze e mi riferisco alla tradizione rinascimentale".Attraverso il grande scivolo di Holler, uno dei più iconici elementi del suo lavoro, il pubblico può provare sensazioni forti, di euforia o di paura, le stesse che vengono indotte dalla due sale cinematografiche nelle quali vengono poi proiettati spezzoni di film dell'orrore in una e di commedie in un'altra. Il tutto per innescare le reazioni umane che vanno a influenzare la vita delle piante di fagiolo o dei fiori di glicine."I visitatori - ha aggiunto Galansino - hanno potuto comunicare con il mondo vegetale attraverso l'esperimento, utilizzando gli scivoli e le piantine e i risultati parlano chiaro: molto interessante vedere come le piante subiscono una situazione di stress più a contatto con l'essere umano che da sole sullo scivolo. E poi sulla facciata i glicini crescono sembra più influenzati più dalla gioia che dalla paura dei visitatori. Quindi i dati raccolti in questi cinema nei quali i visitatori possono emettere le proprie particelle parlano chiaro anche in questo senso: le piante preferiscono crescere a contatto con la gioia".Interessante poi anche come l'arte contemporanea sempre più guadagni spazi pure in città come Firenze, nelle quali la componente classica è imponente. Ma il pubblico ha risposto con entusiasmo all'Esperimento."Andiamo oltre i 50mila visitatori per qualche mese di esperimento - ha concluso Arturo Galansino - sono numeri importanti. Grandissima attenzione della stampa, nazionale e internazionale: c'è grande entusiasmo per tutta la programmazione contemporanea di Palazzo Strozzi: non è la prima grande impresa contemporanea che mettiamo in atto e non sarà sicuramente l'ultima, visti i risultati".E il prossimo appuntamento nel museo fiorentino è con un'altra grandissima protagonista del contemporaneo come Marina Abramovic.